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Giovedì, 28 Marzo 2024
la sentenza

Vendevano legna da ardere ma taroccavano il peso: quattro condanne

Due casi a San Martino al Tagliamento e a Spilimbergo: protagonisti sono dei venditori provenienti da Cerignola in provincia di Foggia

 Si accordavano con il cliente per vendere diversi quintali di legna da ardere, poi ne consegnavano molto di meno. E in un altro caso fornivano una ricevuta di pesatura con dati falsi, sempre per la legna da ardere. Due casi separati ma i responsabili sono tutti provenienti da Cerignola, in provincia di Foggia.

I fatti, come riporta il Messaggero Veneto, risalgono al 2018.
Fabio Basile, 27 anni e Vito Caputo, 37, avevano venduto a un cliente pordenonese 60 quintali di legna a 10 euro al chilo, un prezzo considerato un affare dall’acquirente. La legna però era molta di meno e i due dopo la compravendita sono spariti. Sono stati condannati a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena.

Luigi Tiano, 34 anni e Antonio Pugliese, 26, invece sono stati condannati a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, per falsità materiale commessa da privato. Avevano venduto 200 quintali, sempre a 10 euro al quintale, per un totale di 2.000 euro. Il cliente aveva chiesto una ricevuta di pesatura, che però gli è stata consegnata compilata con dati inventati.

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