Avevano tentato di raggirare una donna nel parcheggio di un negozio di Casarsa con la classica truffa dello specchietto. La vittima, però, non ci è cascata chiedendo prima le generalità delle due persone e segnalando il fatto agli inquirenti. Per questo i ladri, residenti a Noto in Sicilia, sono stati condannati a sei mesi di reclusione per danneggiamento e tentata truffa in concorso. 

L'udienza si è tenuta al Tribunale di Pordenone giudice Eugenio Pergola. Gli imputati, che hanno rispettivamente di 39 e 40 anni, si erano avvicinati a una donna chiedendo il risarcimenti dei danni che erano presenti nello specchietto della loro macchina. Per rendere credibile la loro storia avevano sostenuto che era stata la donna a toccare il loro veicolo creando appositamente dei graffi nell'auto della vittima. Quando avevano chiesto i soldi, la donna si è rifiutata chiamando le forze dell'ordine.