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Lunedì, 25 Settembre 2023
il blitz / Spilimbergo

Raggiravano anziane con la truffa del finto incidente, arrestati due giovani

Operazione "Pied de poule" dei carabinieri di Spilimbergo

Hanno truffato quattro anziani, e con altri cinque ci hanno provato, utilizzando l'ormai tristemente nota truffa del "finto incidente". I carabinieri di Spilimbergo però in seguito a un'indagine li hanno identificati e intercettati, arrestandoli. 
Si tratta di due giovanissimi, 23enne J.G. e la 21enne J.G., residenti in provincia di Venezia, che hanno truffato gli anziani a partire da aprile. Proprio dal 20 aprile sono partite le indagini dei militari dell'Arma, quando a Spilimbergo si erano verificati quattro di questi episodi. 

In due casi i truffatori erano riusciti a raggirare due anziane, ottenendo 7.000 euro tra contanti e monili d'oro. In altri due invece la truffa non era riuscita. Il 6 maggio i carabinieri si sono recati nell'abitazione dei due giovani e hanno trovato indizi inconfutabili sui furti. Tra questi c'era un abito utilizzato dalla donna, con fantasia pied de poule e ricordato da tutte le anziane raggirate. Da qui è nato anche il nome dell'operazione "Pied de poule". 
L'indagine ha poi portato alla scoperta di altri colpi effettuati in provincia di Udine, da Resia a Bicinicco e Gonars, passando per Tavagnacco e nel capoluogo. 
L'ammontare delle truffe sarebbe di 25 mila euro complessivi.

Il modus operandi è sempre lo stesso c'è: un “regista” che contatta le vittime designate alle utenze telefoniche di casa, si parla anche di centinaia di telefonate “seriali” al giorno su vaste aree della Provincia di Udine e Pordenone, prospettando falsamente loro che il figlio o un parente stretto, di solito un nipote, ha appena avuto un incidente stradale e necessita urgentemente di denaro per risarcire la controparte da un Notaio ed evitare così gravi conseguenze legali. Quindi, ottenutane la fiducia, le anziane di turno vengono invitate a preparare il denaro o i monili in oro che sono al momento in grado di racimolare in casa, ed informate che di lì a poco passerà una persona di fiducia incaricata al ritiro. Nel frattempo le vittime vengono trattenute al telefono in uno stato di profonda
angoscia e prostrazione, e ciò per evitare che possano telefonare ad altre persone di loro fiducia per ricevere sostegno o per avere conferma dei gravi fatti che sono stati loro prospettati, fino all’arrivo della complice che si impossessa infine del denaro o dei gioielli prima di dileguarsi.

I due truffatori si trovano agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. 
Le forze dell'ordine ricordano agli anziani che nessuno, e tantomeno i rappresentanti delle forze di polizia, può chiedere denaro o altri valori per risolvere pratiche o problematiche legate ad incidenti stradali.

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