Caso Unabomber, Zornitta risarcito con 300 mila euro
L'ingegnere era stato indagato e poi scagionato
Per anni ha vissuto un incubo, in un tormentone giudiziario e mediatico. Elvo Zornitta, l'ingegnere di Azzano Decimo era finito nel mirino della giustizia, accusato di essere "Unabomber", l'attentatore - tuttora ignoto - che ha seminato il panico e creato morti e feriti in giro per il Nordest tra il 1994 e il 2006.
Adesso però Zornitta sarà risarcito, con circa 300 mila euro che arriveranno dalla Banca d'Italia. La notizia è arrivata dal suo avvocato, Maurizio Paniz, che ha confermato al Messaggero Veneto «il pignoramento della somma presso la sede centrale della Banca d’Italia».
Oltre al risarcimento, però Zornitta si trova ancora oggi al centro di questa vicenda, da cui è stato scagionato nel 2009. Insieme ad altre 10 persone è tra gli indagati nell'ambito della nuova inchiesta su Unabomber, aperta nel 2022 dalla Procura di Trieste. Il giorno decisivo sarà il 18 marzo 2024, quando saranno svelati i risultati delle analisi fatte su nuovi reperti, analizzati con le tecnologie attuali.