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Il bilancio

Agrusti: «Confindustria del Nordest? I primi dettagli entro la metà del prossimo anno»

Il progetto ambizioso è stato anticipato in occasione della conferenza stampa di fine anno dove si è cercato di fare il punto sui problemi che stanno colpendo il settore economico

«Ci siamo sentiti spesso e tutti hanno in mente tempi sufficientemente rapidi». Così afferma il presidente di CAA Michelangelo Agrusti parlando del progetto (ancora in una fase embrionale) di Confindustria del Nordest. Un’iniziativa - voluta da Enrico Carraro del Veneto e da Giuseppe Bono (recentemente scomparso) - che verrà svelata entro la metà del prossimo anno.  «La Federazione - continua Agrusti - metterà in rete imprese e Confindustrie del Triveneto anche se lo sforzo più impegnativo non è l’omogeneità associativa quanto riuscire a creare medesime condizioni a livello infrastrutturale, sanitario e universitario». Proprio per questo si tratta di un obiettivo ambizioso che dovrà portare a un incremento degli investimenti e a delle politiche mirate a una maggiore competitività verso i sistemi lombardo e piemontese. Zone che hanno dalla loro parte una presenza attiva di due Politecnici che garantiscono crescita e qualità nella formazione degli studenti. 

Formazione

Da questo punto di vista Confindustria Alto Adriatico è impegnata «nello sviluppo del sistema ITS ai quali, con la specializzazione in ICT, qui nel Pordenonese, abbiamo dato i natali per primi in Italia. E anche le altre esperienze che si sono succedute – medicale a TS e logistica sempre a Pordenone – hanno una occupabilità dell’80% entro due mesi dalla fine del ciclo scolastico». Motivo per cui l’obiettivo non è di fermarsi, ma di continuare il percorso tracciato in passato aumentando gli investimenti negli istituti professionali e puntando verso nuovi orizzonti come il sistema Alto Adriatico. Un network presente sul territorio nel quale fanno parte, oltre al sistema degli ITS, il Polo Tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, lo Urban Center di Trieste e la LEF di San Vito al Tagliamento.

C’è inoltre molta soddisfazione per quanto riguarda i Giovani Amici di Confindustria Alto Adriatico. Un programma al quale hanno aderito già cento ragazzi di Confindustria Alto Adriatico che consentiranno la creazione di un gruppo coeso e motivato. 

Il bilancio

Per quanto riguarda invece l’anno appena passato, Confindustria ha cercato di fare il quadro della situazione legate alle sue imprese associate.  Dalla cantieristica, al legno arredo alla metalmeccanica fino alle costruzioni, si prevede un rallentamento, per il 2023, atteso trasversalmente.

«La cassa integrazione, richiesta in una certa quantità e adoperata in misura significativamente inferiore – concluse il presidente Agrusti – testimonia proprio che il tessuto industriale ha tenuto e tiene bene; non sono mancate situazioni difficili, penso a Wärtsilä e Cimolai: a Trieste resteremo a fianco dei lavoratori, l’orizzonte temporale per risolvere la situazione è di un anno; la Cimolai è un gioiello produttivo di tutto il Paese che continua a ricevere ordini, credo che le prospettive siano favorevoli». 

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