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Vino / Casarsa della Delizia

Un’ottima annata per La Delizia: + 34% di fatturato e una vendemmia che conferma le previsioni

Il bilancio di questa ultima fase della stagione vitivinicola dell’azienda friulana

Le prime note positive di questa stagione che si sta per concludere arrivano dalla terra. Gli intenditori del vino sanno che in questa Regione se ne produce in quantità, ma non bisogna scordarsi che La Delizia Viticoltori Friulani è come se fosse una grande famiglia, con i vigneti tra le province di Pordenone e Udine. Negli anni è entrata di diritto tra le prime dieci per la produzione di Prosecco Doc in Italia, e nonostante questa crescita a vista d’occhio, le tradizioni sono difficili da strappare. 

La vendemmia si è appena conclusa, ed è cominciata dieci giorni prima rispetto agli anni scorsi a causa delle temperature alte e le scarse precipitazioni di quest’estate. Eppure il risultato ha confermato le previsioni avvicinandosi al bilancio della prima annata agricola post Covid-19. 

«È stata una vendemmia più facile rispetto alle previsioni iniziali determinate dall'annata agronomica, resa  difficile dalla carenza d'acqua - afferma il direttore Mirko Bellini -. Sono arrivati dei risultati molto buoni, visto che un mese di settembre ottimo dal punto di vista climatico ci ha permesso di lavorare con serenità e portare a casa una discreta quantità e un'eccellente qualità delle uve. Chiudiamo con 320 mila quintali d'uva, una vendemmia molto positiva soprattutto per Prosecco e Pinot Grigio. Un buon grado zuccherino, una discreta acidità con una buona aromaticità potranno contraddistinguere i vini dell’annata 2022». 

I risultati de La Delizia Viticoltori Friulani

Proprio in questi giorni i 400 soci che hanno completato la raccolta sono stati informati sui risultati di questa annata, che come afferma Bellini confermano una prospettiva di crescita. 

«Il bilancio - prosegue Bellini - come da prassi per le cooperative agricole è stato chiuso il 31 luglio: è stata la prima annata post Covid-19 e i numeri sono sorprendenti con dei valori positivi molto interessanti. Il fatturato ha segnato un aumento del 34%, pari a oltre 62 milioni di euro quando invece nel 2020-2021 ne avevamo fatturati circa 47 milioni. Le bottiglie prodotte sono state 24 milioni. Analizzando i singoli mercati sono cresciuti molto quelli Esteri, con un +55%  generale. Tra le aree maggiormente in crescita l'Europa, che si è ripresa dalla pandemia con un +100% e gli Usa con un +40%. Per quanto riguarda l'Italia nel canale Horeca abbiamo avuto il + 40%, mentre la grande distribuzione, che aveva tenuto livelli alti durante i lockdown, ha logicamente rallentato. Trainano gli spumanti, con Prosecco Doc e le cuvèe, mentre sui mercati esteri prosegue la crescita del Pinot grigio». 

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