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Economia / Porcia

Caso Electrolux, la preoccupazione dei sindacati: «Chiediamo il massimo sostegno del Governo»

Il segretario del Pd regionale Liva: «Le nostre parlamentari in allerta»

«Electrolux e l’intero settore degli elettrodomestici stanno attraversando una fase cruciale in cui è in gioco lo stesso destino del comparto in Italia. Chiediamo un incontro chiarificatore con la Direzione aziendale e l’interessamento del Governo». A dirlo è Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici. La notizia di un possibile passaggio di Electrolux in mani cinesi sta tenendo banco dopo le ultime indiscrezioni che vanno, purtroppo, ad aggiungersi con la situazione critica dell’azienda. La carenza delle materie prime e il costo dell’energia alle stelle hanno portato a una riduzione della richiesta d’acquisto dei prodotti. E con l’inflazione e i prezzi di produzione che sono aumentati hanno spinto l’azienda ad attuare diverse misure come i 222 esuberi, di cui 76 nella sede di Porcia

A questo si aggiungono le voci di una possibile vendita dell’azienda al gruppo cinese Midea, il principale fornitore di Electrolux. Ragione per cui, prosegue Ficco, il sindacato Fim ritiene «urgente un incontro con la Direzione aziendale e un interessamento del Governo. Diventa anzi indispensabile l’insediamento di un tavolo del settore elettrodomestici che affronti i problemi di fondo di sostenibilità industriale e di tutela occupazionale».

Il Pd già in allerta

Per il segretario del Pd gli obiettivi sono chiari: «Verificare, indagare, stare in guardia a tutti i livelli istituzionali per evitare brutte sorprese e poi amare recriminazioni se davvero Electrolux dovrà finire in mani cinesi. La proprietà è svedese ma la produzione più rilevante, il personale tecnico col know how, gli investimenti sono in Italia e questo è a tutti gli effetti un asset italiano, e come tale abbiamo sempre difeso gli impianti e i posti di lavoro».

L’esponente dem chiede quindi al Governo di prestare attenzione verso il caso Electrolux. «Questo è il momento in cui invece di solo gridare al ‘pericolo giallo’ – conclude - il Governo Meloni deve porre in atto la massima vigilanza sulle operazioni che incidono sull’asset strategico nazionale dell'elettrodomestico. Perciò abbiamo già allertato le nostre parlamentari per sollecitare l’attenzione dell’Esecutivo, e benvenuto al presidente della Regione se vorrà darsi da fare con noi».

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