Cimolai, il salvataggio è più vicino: il concordato trova il voto favorevole dei creditori
Undici delle dodici hanno espresso la propria preferenza sul futuro dell'azienda. L'udienza è invece fissata per il 12 settembre.
Bisognerà attendere l'ufficialità dato che manca ancora il giudizio del tribunale di Trieste previsto nel corso dell'udienza è fissata per il 12 settembre. Eppure all'interno della sede di Cimolai si respira un'aria più distesa. Nella giornata di ieri, 10 agosto, si è tenuto il voto delle dodici categorie di creditori che dovevano esprimere il proprio parere sul concordato di Cimolai. Undici hanno votato in modo favorevole alla proposta dell'impresa, anche se, come riporta il Gazzettino, mancava ancora il giudizio di tre agenzie fiscali straniere: Lussemburgo, Francia e Svizzera.
Per Cimolai era essenziale trovare questo accordo per proseguire con il piano di salvataggio aziendale. Il percorso ora è in discesa aspettando ovviamente le decisioni degli organi competenti nel mese di settembre. Il giudice dovrà dunque accertarsi di ogni passaggio, compreso il voto dei creditori, per procedere poi all'approvazione del piano. Un percorso che è stato assistito anche dal Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che ha seguito con attenzione il caso.
La società legata la settore delle costruzioni in acciaio dopo aver depositato l'integrazione del concordato preventivo aveva ottenuto il supporto della Sace, azienda controllata dal Ministero dell'Economia. Un sostegno decisivo «sulle modalità di riscadenzamento del debito proposte da Cimolai presso il Tribunale di Trieste». Il debito complessivo si aggira sui 668 milioni: 230 sono legati ai creditori privilegiati che, in virtù delle cause legittime di prelazione (i privilegi, il pegno o l'ipoteca) si trovano in una posizione avanzata rispetto agli altri; 436 milioni sono invece i debiti verso i creditori chirografari.
Cimoai ha comunque dalla sua parte un portafoglio ordini di 800 milioni di euro che le ha permesso di presentare un piano di rilancio aziendale e tulelare l'intera filiera compresa la forza lavoro di 2700 dipendenti (350 solo in Friuli Venezia Giulia).