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Electrolux, linee produttive ferme per tre giorni

Mentre tengono banco le voci di vendita alla cinese Midea a Porcia c'è la cassa integrazione

Dopo la notizia della possibile vendita dell'intero gruppo Electrolux all'azienda cinese Midea, sono ancora giorni turbolenti negli stabilimenti della multinazionale svedese. L'impianto di Porcia, che costruisce lavatrici di gamma medio-alta, nel 2022 ha vissuto un anno molto difficile legato a una crisi a due fattori: da un lato la mancanza di componenti elettroniche, dall'altro il calo degli ordini a livello globale. 
Il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi: lo stabilimento da ieri è chiuso e lo rimarrà fino a domani, quando le linee produttive si rimetteranno in moto. Ma anche per marzo probabilmente ci saranno dei giorni di cassa integrazione.

La preoccupazione aumenta. I sindacati al momento non sono stati informati sulla possibile operazione di vendita ai cinesi, ma la dirigenza di Electrolux non ha nemmeno smentito le indiscrezioni del quotidiano economico First. E intanto si attiva anche la politica: dopo l'appello del Partito democratico arriva quello del Movimento 5 Stelle: «Siamo preoccupati - dichiarano Luca Sut e Mauro Capozzella - e seguiamo con attenzione la vicenda Electrolux approdata sulla stampa specializzata laddove si ipotizza la acquisizione del gruppo svedese con stabilimenti a Porcia e Susegana da parte di una società cinese. Chiediamo alla dirigenza di fornire al più presto informazioni in merito al fine di rassicurare le maestranze tutte».

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