Profondo rosso per Electrolux. La multinazionale svedese, come riporta Milano Finanza, ha infatti presentato gli ultimi dati legati al secondo trimestre, e i risultati emersi dal report, purtroppo, non sono dei migliori. Si parla infatti di una contrazione delle vendite che sono causate non solo dall’inflazione, ma anche da prezzi sempre alti dell’energia.

Il report

I numeri del secondo trimestre raccontano infatti di un calo delle vendite nette dell'8,8% e di un bilancio del semestre negativo con una perdita di 1,23 miliardi. Da qui il gruppo degli elettrodomestici starebbe valutando le prossime mosse da attuare in futuro. E tra queste ci sarebbe la cessione del marchio Zanuzzi, grazie al quale vorrebbe ricavare almeno 10 miliardi di liquidità. Se tutto questo fosse confermato si andrebbe verso la vendita degli impianti in Egitto e in Sudafrica, nonostante comunque si parli di un brand che ha davvero lasciato il segno nella zona di Pordenone. E non sarebbe l’unico nome a rischio: in ballo ci sono anche  Ideal, Faure, Zanker, Rosenlew, Elektro-Helios e Zoppas a cui vanno aggiunti anche i brand di scaldabagni Olympic Electric e Kwikot. 

Tutto questo arriva dopo l'accordo sulla cassa integrazione raggiunto tra sindacati e azienda, e le rassicurazioni che l’azienda ha rivolto alle principali istituzioni locali e regionali  negando qualsiasi intenzione di depotenziare lo stabilimento di Porcia.