Its Alto Adriatico al primo posto in Regione per l'alta formazione
Soddisfatto il presidente di Its Alto Adriatico Agrusti: «:L'investimento sul capitale umano è cifra distintiva del nostro sistema e del territorio»
L’ITS Alto Adriatico si conferma come uno dei centri più attrattivi per quanto riguarda la formazione in Friuli Venezia Giulia. Nel Rapporto 2022 sull'apprendistato redatto da Anpal ha ottenuto degli ottimi risultati per quanto riguarda le cifre dei contratti nei percorsi offerti dal sistema ITS. La società del MEF vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha infatti come obiettivo la promozione dell’occupazione in Italia e all’estero e nel farlo si serve di strumenti come questi fornendo un quadro sull'andamento nel Paese.
I dati
A livello nazionale ITS Alto Adriatico copre il 41% dei contratti attivati a seguito di tirocinio dai sette ITS dell’area tecnologica oggetto della rilevazione; in regione, invece, è primo (23 su 35). Il Friuli Venezia Giulia si è classificato al quarto posto della graduatoria nazionale preceduto solo da territori più popolosi (Piemonte e Lombardia) e dall’Abruzzo, dove però è stato attivato l’apprendistato per intere classi.
Estremamente positivi anche i numeri del 2023: i contratti attualmente in attivazione – fino al 2 ottobre – sono infatti 21; ciò significa che il plafond 2022 è stato quasi raggiunto prima dell’avvio delle lezioni. La previsione, necessaria a garantire anche un terzo degli studenti del terzo anno, è attualmente attestata a 30.
Soddisfazione per il risultato, che è ulteriore sprone ad incrementare la qualità dell’offerta, è stata espressa dal Presidente della Fondazione Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti e da Lucia Renzetti che ha ricoperto il ruolo di Direttore della Fondazione fino allo scorso luglio.
«L’investimento sul capitale umano – ha detto Agrusti – è una delle cifre distintive del nostro sistema e del territorio in cui, tutti insieme, abbiamo immesso risorse più che significative; è stata creata dell’attrattività che, anche in ragione di specializzazioni come quella in IT, nata quand’ancora non era di moda, oltrepassa oggi i confini regionali restituendo risultati più che lusinghieri». Per Renzetti «questa è la direzione da seguire anche per il futuro, in linea con le esigenze manifestate dalle aziende; l’impegno profuso fino ad oggi – ha detto – sarà ulteriormente incrementato dall’attivazione dell’apprendistato di alta formazione per intere classi sul quale lo staff è attualmente al lavoro, in previsione del prossimo anno formativo».