rotate-mobile
Economia / San Vito al Tagliamento

Lef, parla Olivotto: «Il digitale salverà la pubblica amministrazione»

Il direttore generale del centro di San Vito è intervenuto in occasione dei LEF Operation Talks

La strada è praticamente tracciata. La robotica e l’automazione dei processi saranno i principali asset di investimento nel settore tecnologico per i prossimi cinque anni. È questo infatti uno dei temi affrontati questa mattina ai LEF Operation Talks, meeting di approfondimento organizzato tra esperti e manager delle aziende del territorio che ha concentrato tutta la sua attenzione sull’office automation. Oggi, anche per ridurre costi e il lavoro per ogni singolo dipendente   avere un processo che unisce hardware, infrastruttura (cloud e connettività) e software rappresento un obiettivo primario nel mondo del lavoro, compreso il pubblico impiego. 

L’office automation, come ha spiegato Marco Olivotto, Direttore Generale di LEF, può essere davvero «l’àncora di salvataggio in settori specifici in cui oggi la crescita esponenziale non è più possibile – o anche nella pubblica amministrazione; qui, complice una mole di lavoro che cresce a causa del moltiplicarsi delle normative e di un organico che parallelamente non incrementa, l’automazione potrebbe imprimere una svolta epocale. LEF metterà presto a disposizione della P.A. soluzioni per la sua digitalizzazione». 


Che il digitale sia ormai un passaggio inevitabile lo ha sottolineato anche Daniele Casuccio, founder e CEO di Customer Analytics Italia: «Trent’anni fa prendeva piede internet mentre noi stavamo ancora lavorando con le macchine da scrivere aiutandoci con la carta a carbone, antesignana dell’office automation. Mail e piattaforme hanno oggi modificato, velocizzato e globalizzato tutto. Nel 2050 mi immagino un ufficio in cui macchine e persone lavoreranno in sintonia; inserire tecnologia intelligente crei benefici sia per i dipendenti sia per i clienti. Non dobbiamo avere paura della tecnologia, semmai utilizzarla perché è quella che ci farà fare il salto evitando di sbagliare». 

Per Matteo Marchiori, consulente senior di LEF e Customer Analytics Italia, «la transizione al digitale è sempre più urgente a causa delle conseguenze della pandemia, dell'inasprirsi delle crisi internazionali, dell'aumento generale dei prezzi di approvvigionamento e, soprattutto, della sempre più scarsa disponibilità di mano d'opera di primo livello». Sempre secondo Marchiori, inoltre, «non è corretto pensare all’automazione come a una delle più grosse minacce all´impiego di primo livello (giovani soprattutto) tanto da scaturire prese di posizione politiche e in qualche caso anche provvedimenti restrittivi da parte delle istituzioni o lo è solo per specifiche nicchie, se osserviamo l'orizzonte demografico ''occidentale'' e quello nazionale in particolare; in prospettiva la robotica produce di fatto una forte riduzione dei lavori di primo livello, la cui ricerca oggi è già frustrata per ampie sacche industriali, e richiederà una compensazione parziale significativa con risorse umane medium e full skilled che il mercato non ha o non prepara». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lef, parla Olivotto: «Il digitale salverà la pubblica amministrazione»

PordenoneToday è in caricamento