Savio, ad aprile stop alla produzione per una settimana
La ragione è dovuta in particolare agli effetti del sisma avvenuto in Turchia. L'azienda costretta a usare la cassa integrazione
Savio è costretto a tirare i remi in barca a partire dal mese di aprile. In realtà, non si tratterebbe di un problema strutturale che tocca l’intero comparto produttivo, bensì di un effetto difficile da preventivare che è legato agli eventi sismici in Turchia e Siria. Secondo quanto viene riportato dal Messaggero Veneto, ci sarebbe stato un rinvio degli ordini richiesti dalle aziende turche a causa della condizione di emergenza che sta colpendo la Regione. A quanto si apprende, proprio la zona dove è avvenuta la scossa risulta essere tra i mercati di riferimento di Savio insieme ad altri Stati come India, Pakistan e Cina. Ragione per cui il ritardo degli ordini porterà a una sospensione temporanea degli impianti tessili della società pordenonese. Savio dovrà dunque fermare tutto a partire dal mese di aprile, con la possibilità di usare la cassa integrazione per i suoi 460 dipendenti.
I sindacati si sono già mobilitati incontrando i rappresentanti dell’azienda studiando le modalità di utilizzo della cassa nella settimana tra il 3 e il 9 aprile. Dopodiché l’ipotesi è di uno stop per il 24, 26, 27 e 28 aprile, in attesa di capire gli sviluppi futuri.
Proprio il 15 febbraio i lavoratori della Savio avevano approvato il piano industriale proposto dall'azienda. Un programma triennale che prevedeva investimenti per 25 milioni di euro e il contenimento degli esuberi previsti sul totale dei 460 dipendenti.