Savio strappa gli accordi, l'azienda si ferma: due ore di sciopero per turno
Tutti i dipendenti hanno incrociato le braccia dopo la richiesta dell'impresa di incrementare la produttività in cambio del premio di risultato già previsto dall'intesa con i sindacati
Dopo la decisione di Savio di disdire gli ultimi accordi sindacali, le associazioni sindacali hanno proclamato nella giornata di ieri, 1 settembre, due ore di sciopero per chiedere maggiori tutele ai lavoratori e allo stesso tempo per sedersi al tavolo per una trattativa. La scelta di uno strappo via mail mandata per altro mentre i dipendenti erano in ferie ha di fatto alimentato le tensioni all'interno dello stabilimento. Nel corso della mobilitazione ha partecipato il 99.9 per cento di tutti i lavoratori secondo quanto riportato dal Gazzettino. Un segnale chiaro di vicinanza anche da parte di tutti i reparti che si sono diretti davanti ai cancelli della sede per sostenere gli operai.
Negli accordi era previsto un anticipo del premio di risultato con un aumento della retribuzione di 120 euro sulla busta paga. I soldi verranno comunque distribuiti ai lavoratori, ma solo dopo l'analisi dei risultati ottenuti nel corso dell'ultimo anno. Savio aveva chiesto un aumento della produttività del 30% in cambio di un aumento del salario previsto dal premio, ma secondo i sindacati ciò non era previsto dal patto siglato con l'impresa.