Gli errori nella mente criminale, nuovo appuntamento per "Affascinati dal cervello"
È possibile dimostrare sostanziali differenze nel procedimento mentale di elaborazione cognitiva del rischio, fra chi abitualmente rispetta la legge e chi la trasgredisce abitualmente? In altre parole, è possibile associare il comportamento criminale a un particolare “pensiero” del rischio, quindi a una sorta di “errore” nella sua percezione?
Sarà questo il filo rosso del secondo appuntamento della 16^ edizione del ciclo di incontri “Affascinati dal Cervello”, come sempre ideata e promossa dall’Istituto Regionale di Studi Europei, per il coordinamento del neuroscienziato, divulgatore scientifico e Consigliere Irse Marcello Turconi. “Neuroscienze sbagliate. Cervelli ed errori” è il tema dell’edizione 2023 della rassegna, e giovedì 5 ottobre, alle 17.30 presso l’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone, ci si confronterà su Neuroscienze e tribunali: gli errori nella mente criminale, in dialogo con lo psicologo e psicoterapeuta Stefano Totaro, specializzato in psicopatologia e neuropsicologia forense, Giudice Onorario Minorile presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia.
La partecipazione all’incontro è gratuita, con prenotazione obbligatoria compilando il form o registrandosi alle dirette sul sito centroculturapordenone.it/irse. L’evento sarà anche proposto in video streaming.
L'incontro
Si può dunque parlare di “cervello criminale”? Cosa succede nella mente di chi effettua un reato? Fulcro della questione è proprio il confronto fra i percorsi mentali di chi abitualmente trasgredisce la legge e chi non riesce neppure a parcheggiare in seconda fila se non con sensi di colpa, o col timore di una multa. La risposta coinvolge ovviamente diverse discipline collegate comunque alle neuroscienze. Insieme a Stefano Totaro capiremo come funzionano le perizie psichiatriche, e come le neuroscienze possono aiutare il processo decisionale in una corte di tribunale. Studi recenti (pubblicati anche sul Journal of Experimental Psychology) hanno indagato la questione dimostrando che, quando si tratta di rischiare, negli onesti e in coloro che abitualmente trasgrediscono le norme c’è una differenza riscontrabile, perché i procedimenti mentali “accendono” aree diverse del cervello.