Tornano le Giornate del Cinema Muto e spengono 41 candeline
Proiezioni, masterclass, retrospettive e incontri con gli autori. La 41° edizione delle Giornate del Cinema Muto si è mostrata in occasione della conferenza stampa di stamattina presieduta dal direttore Jay Weissberg. Il festival si aprirà con la presentazione di The Unknown (Lo sconosciuto, US 1927) diretto da Tod Browning (Dracula, Freaks) con protagonista Lon Chaney. Si tratta di un vero e proprio cult prima dell’avvento del sonoro che consolida la collaborazione tra il regista e l'attore conosciuto come “l'uomo dai mille volti”. Un ritorno in una nuova veste dopo la proiezione del 1994 con le musiche di John Cale. La nuova copia è stata infatti ritrovata al Narodni Filmovy Archiv di Praga per poi essere restaurata dal George Eastman Museum di Rochester, regalando al pubblico una versione notevolmente più lunga di quella finora conosciuta e sempre più vicina all’originale. Il tutto con una nuova partitura di Maria Serralde Ruiz eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone.
Dalla pre-apertura a Sacile all’ultimo film muto di Hitchcock
Il primo assaggio di questo programma sarà nella splendida cornice di Sacile il 30 settembre con la proiezione al Teatro Zancanaro di Up in Mabel’s Room (Nella camera di Mabel, 1926) di E. Mason Hopper con Marie Prevost. Un film che sarà accompagnato dalla musica di Günter Buchwald che dirigerà per l’occasione la Zerorchestra. Per chi non sarà presente alla serata di pre-apertura non ci sono problemi dato che ci sarà la replica il 6 ottobre al Teatro Verdi. La sede dove il cinema muto torna sul grande schermo con delle storie di grande impatto.
Chi conosce Alfred Hitchcock sa di cosa si sta parlando. Quest’anno il 9 ottobre verrà presentato l'ultimo film del suo periodo muto The Manxman (L'isola del peccato, del 1929). Un lavoro che lui stesso nella celebre intervista a Truffaut giudicò mediocre e privo di umorismo, ma che è stato rivalutato per via di alcuni riferimenti che si troveranno nelle sue produzioni successive. Stephen Horne ha realizzato la nuova partitura che sarà eseguita dall'Orchestra San Marco di Pordenone con la direzione di Ben Palmer.
Eventi speciali
Ampio spazio alle terre artiche con Nanook of the North (Nanouk l'esquimese, 1922) di Robert J. Flaherty previsto per il 2 ottobre. Una storia nata dal legame tra il regista e il popolo Inuit iniziato undici anni prima del film quando esplorava le regioni del Labrador. Ritenuto una delle pietre miliari del documentario etnografico, il film avrà l’accompagnamento musicale davvero speciale composto da Gabriel Thibaudeau per il quartetto di flauti dell’Orchestra San Marco con le cantanti di gola inuit Lydia Etok e Nina Segalowitz e i solisti Alberto Spadotto e Anna Viola. È invece ambientato in Islanda Borgslægtens Histoire (La storia della famiglia di Borg) di Gunnar Sommerfeld proiettato il 5 ottobre.
Retrospettive
Ci sarà inoltre un’intera sezione sulla Ruritania. Un nome di fantasia per delimitare ciò che era il regno immaginario nel romanzo Il prigioniero di Zenda di Anthony Hope del 1894. Alle Giornate del Cinema Muto verranno proposte varie pellicole su questo tema: Sui gradini del trono del 1912; Three Weeks (1924), film americano mai distribuito in Italia; Hans Kungl. Höghet Shinglar; e Graustark (La Principessa di Graustark), del 1925. Una storia che si lega anche all'altra grande retrospettiva delle Giornate dedicata a Norma Talmadge, attrice di fama nel periodo del muto ma che scomparve dalla scena con l’arrivo del sonoro. Non smetterà invece di stupire questo documentario inedito di Jean Epstein La montagne infidèle del 1923 per delle riprese mozzafiato davanti a uno degli spettacoli della natura come l’Etna. Laurel e Hardy torneranno sul grande schermo nella sezione Riscoperte e Restauri grazie alla presentazione della versione italiana di Ladroni, grazie al supporto del progetto SOS Stanlio e Ollio.
Incontri
Oltre al ritorno del FilmFair per gli amenti del collezionismo, proseguono gli appuntamenti con il Collegium, le Pordenone Masterclasses e il premio internazionale Jean Mitry. Con una piccola novità per il pubblico di Pordenone: una conferenza che affronterà il tema dei costumi nel cinema muto. Con due ospiti d’eccezione: Michelle Tolini Finamore e Deborah Nadoolman Landis, costume designer in film come The Blues Brothers e moglie del regista John Landis. Chissà se lo troveremo proprio in sala, in questi primi giorni d'autunno.