Gli Indiana Jones degli alberi raccontano le avventure sulle piante più alte del mondo
“Gli Indiana Jones degli alberi: spedizioni e ricerche” è il titolo dell’evento che domenica 24 settembre porta a Polcenigo, a palazzo Scolari, alle 15, nell’ultima giornata del Polcenigo jazz festival, per “River stories”, Andrea Maroè, esploratore di alberi giganti e presidente della Giant Trees Foundation e suo figlio Pietro, giovanissimo tree-climber e arboricoltore. In dialogo con la giornalista Maria Balliana parleranno dei loro incredibili viaggi ed esperienze per la salvaguardia e la cura degli alberi.
Andrea Maroè, friulano di nascita e genovese d’adozione, è tra i pochi uomini al mondo che possono vantarsi di essere saliti sulla vetta degli alberi più alti e più grandi del pianeta: oltre 15 mila. In Italia, Maroé, agronomo, arboricoltore, istruttore e tree climber professionista, studioso e divulgatore di ecologia arborea, ha spianato la strada alla professione dei tree climbers moderni e i suoi dati vengono analizzati dalle università per conoscere meglio i segreti degli alberi e lo stato di salute del nostro ambiente
“Da lassù – dice - se ne coglie la forza e la potenza. Anche se gli esseri umani continuano a maltrattarli nonostante i benefici che ne ricevono”. Lui che ha girovagato il mondo “in verticale” racconta di provare sensazioni difficili da immaginare. “Ci sono posti dove sai di essere stato il primo a mettere piede, e sai che dopo di te non ci verrà più nessuno”.
Pietro è il figlio di Andrea Maroè. Cresciuto con la passione degli alberi e la voglia di emulare un genitore che, fin da quando era piccolissimo, gli ha insegnato ad arrampicarsi e perdersi tra le fronde, ascoltando le necessità di questi giganti verdi, ha raccontato nei suoi libri “La timidezza delle chiome” e “L’azzurro infinito degli alberi”, come si occupa della cura della salvaguardia degli alberi monumentali di tutto il mondo grazie anche alla sua associazione SuPerAlberi.
Nell’ultima giornata del festival organizzato da Circolo Controtempo con il Comune di Polcenigo, il cammino sonoro (una delle formule più apprezzate del format) si sposta a Caneva, con partenza alle 9 dall’ingresso del sito Unesco, per il cammino sonoro “La voce del Palù”, al Palu? del Livenza, dove l’acqua e la vegetazione dialogano quasi silenziosi, insieme al Fi.Fi Duo di Francesco Ivone (tromba) e Filippo Ieraci (chitarra), con un repertorio che spazia da brani originali e standard jazz, arrangiamenti di brani della tradizione ska jamaicana e di musica rock alternativa
Informazioni e prenotazioni: circuiti Vivaticket, www.controtempo.org, ticket@controtempo.org, tel. 331 1722777