Giallovedogiallo, un'immersione totale nel colore
Ispirata al lavoro di artisti quali James Turrell e Olafur Eliasson, Giallovedogiallo è un’installazione luminosa / esperienza percettiva, un'immersione totale nel colore nella quale sperimentare la capacità della luce di trasformare la relazione fra ambiente e osservatore.
Un'opera che vuole (di)mostrare - mettere in luce - come la realtà sia una creazione dei nostri sensi, della nostra percezione individuale che può essere alterata agendo su meccanismi che solitamente attiviamo / subiamo inconsciamente.
La produzione di quello che può apparire un artificio (la luce che ha un solo colore) è nei fatti il frutto di un processo naturale: il sodio, se adeguatamente scaldato, produce un'emissione luminosa il cui spettro è costituito dalla sola frequenza che corrisponde otticamente al colore giallo.
Immersi nella luce delle lampade al sodio (corpi illuminanti che un tempo venivano collocati nelle strade e nelle piazze e che oggi fanno parte della tecnologia vintage) gli spazi cambiano, e si vive l’effetto straniante di trovarsi in luoghi sospesi in una dimensione irreale.
Nell’installazione, con l’ausilio di una lampada ad ampio spettro il visitatore agisce all’interno dello spazio: con un suo gesto accende nuove visioni rivelando realtà che fino a un attimo prima immaginava diverse o che in taluni casi non riusciva nemmeno a percepire.
Gli artisti
Alberto Biasutti
Artista multimediale, è affascinato dal rapporto fra luce e suono, due fenomeni descrivibili tramite il
termine perturbazione.
Lavora sul confine fra le discipline, in tutti quegli ambiti in cui il confine è un luogo d'indagine
privilegiato, primo fra tutti il teatro.
Ludovico Bomben
Artista visivo, concentra la sua ricerca su due filoni principali che riguardano da una parte l’uso della
luce e l’indagine dello spazio come luogo dell’apparire della relazione, da un’altra l’evoluzione e la
trasformazione dell’immagine sacra nel contemporaneo.
Lo spazio
the Bunker
Collettivo e spazio indipendente per la creazione condivisa di iniziative e progetti di autoproduzione
artistica, musicale, editoriale.
the Bunker sono: Stefano Basso, Flavia Rossetti, Enrico Sist