Quando il legno si trasforma in musica: la mostra sull'evoluzione del violino
Tra eventi, conferenze, laboratori e concerti torna a Sacile tra oggi, venerdì 14 aprile, e il 6 maggio prossimo la kermesse sul tema del legno applicato alla musica Legno Vivo, un’iniziativa ideata dal direttore artistico di Piano Fvg Davide Fregona e realizzata con il Distretto Culturale del pianoforte, presieduto da Dory Deriu Frasson, l’apporto del Comune di Sacile e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il cuore di questa quinta edizione della kermesse è l’esposizione “Liuteria in mostra - Origine ed evoluzione del violino” allestita a Palazzo Ragazzoni: inaugurazione ufficiale alle ore 17.00 alla presenza dei promotori e del sindaco di Sacile Carlo Spagnol. In mostra gli strumenti della collezione del museo della Scuola internazionale di liuteria di Cremona – prestigioso partner della kermesse sacilese – per ripercorrere le tappe dell’evoluzione storica del violino.
Il percorso espositivo
Si parte dalle origini con gli strumenti più antichi – la ribeca, la lira da braccio e la violetta - fino alla nascita del violino barocco, con le trasformazioni messe in atto nel Settecento, fino all’evoluzione nel violino moderno. Il percorso espositivo è reso possibile dalla prassi della riproduzione in copia, che nasce dalla collaborazione dei maestri liutai con musicisti e musicologi. Strumenti antichi oggi scomparsi o pesantemente modificati, deducibili da documenti, reperti e dalla vasta iconografia, sono stati ricostruiti con criteri filologici e possono essere visti e suonati nel loro presunto assetto originale. In mostra si segue un percorso cronologico, dal XVI secolo ad oggi, toccando alcuni esempi significativi, quali la violetta di Santa Caterina - il più antico strumento musicale ad arco oggi conservato - o il violino di Andrea Amati costruito per la corte del re di Francia Carlo IX, oltre a violini realizzati sui modelli dei grandi maestri (Gasparo da Salò, Antonio Stradivari, Guarneri del Gesù) nel loro originale assetto barocco. Con l’evoluzione della composizione musicale, nelle partiture solistiche e negli spazi dei grandi teatri, viene richiesta allo strumento maggiore potenza, estensione e nuove posture di esecuzione nelle varie posizioni, come segnala l’introduzione della mentoniera nel 1830.
L’allestimento comprende anche esempi di liuteria contemporanea, con l’assetto moderno introdotto a partire dal XIX secolo. A conclusione della mostra, il 6 maggio, Legno Vivo proporrà una serie di concerti lungo l’arco dell’intera giornata, dalle 10.00 del mattino alle 18.00.