One third : in mostra lo spreco alimentare negli scatti di Klaus Pichler
Si conclude con One third del fotografo austriaco Klaus Pichler, vincitore dell’International Award of Photography, la 37ma Rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia, organizzata dal Craf di Spilimbergo, che premia nomi emergenti o già affermati del mondo della fotografia nazionale e internazionale e il cui filo conduttore risiede, per l’edizione 2023, nel claim #essenziale.
L’inaugurazione della nuova mostra è in programma sabato 18 novembre alle 18 nella Sede di Palazzo Tadea a Spilimbergo alla presenza dell’autore. Seguirà visita all’esposizione, realizzata dal Craf in collaborazione con Regione e Comune di Spilimbergo, con il sostegno di Fondazione Friuli, il contributo di Banca 360 Fvg e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. La mostra, a ingresso libero, chiuderà i battenti l’11 febbraio 2024 con i seguenti orari: da mercoledì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. (Aperture straordinarie: 8, 26 dicembre 2023 e 6 gennaio 2024: 10.30 -12.30 / 15.00 -19.00; 25 dicembre e 1° gennaio: 15.00 -19.00)
La mostra
Secondo uno studio della Fao, un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, la maggior parte nei paesi industrializzati. Allo stesso tempo, 925 milioni di persone nel nostro pianeta sono minacciate dalla fame. Parte da qui il progetto del fotografo Klaus Pichler, One third, che mette a fuoco il legame esistente fra lo spreco di cibo a livello individuale e la produzione alimentare globale. Nei suoi scatti Pichler ritrae il cibo in decomposizione nella forma di elaborate nature morte e con un approccio assolutamente originale. Ad essere ritratti sono rifiuti a tutti gli effetti, ma presentati come fossero un bene di lusso. Sono cibi comuni, presenti nel frigorifero e nella dispensa di ogni casa, ma i colori vivaci, il tipo di inquadrature, lo sfondo nero rendono questi alimenti un perfetto soggetto artistico. La prima reazione di fronte ai lavori di Pichler è di meraviglia: si ha infatti l’impressione di osservare qualcosa di bellissimo, luccicante e splendente come una pietra preziosa. Solo ad un secondo sguardo si comprende cos’è realmente riprodotto nella fotografia. Accanto a ogni scatto sono riportati alcuni dati importantissimi: il prezzo di quel cibo, dove e come è stato coltivato, quanto ha viaggiato e quale impatto ha avuto sul pianeta. One third va oltre la data di scadenza per documentare la dimensione che sta assumendo lo spreco alimentare a livello globale.