Nèfesh, sei "anime" rivelano gli orrori della Shoah
Sei sedie, sei scatole, sei anime, tutta un’esistenza racchiusa in una anonima scatola di cartone. Uno studente universitario vittima di abusi dai giovani fascisti che sogna il teatro, un’impiegata dell’ufficio postale con il cuore spezzato, un medico che sacrifica se stesso per i suoi cari, una madre con i suoi bambini privati dell’infanzia, una ragazzina che sogna il primo bacio sui versi di Jacques Prévert, una giornalista che entra nella Resistenza per fare la differenza e aiutare i suoi simili.
Sono loro i protagonisti di Nèfesh-Anima, lo spettacolo scritto e diretto da Silvia Lorusso su musiche di Davide Ceccato, in programma oggi, 29 gennaio, alle 17.30 nell'ex Convento di San Francesco di Pordenone. Sul palco Caterina di Fant, Elisa Menon, Viviana Piccolo, Karina Stanciu, Francesco Cevaro e Gregor Ge?.
Sono loro le "Anime" che attraverso le loro storie di ordinaria quotidianità, in un collage di gesti e di abitudini, riti, segnano il passaggio dei giorni, rivelano l’orrore delle vite cancellate dall’Olocausto.
L'ingresso allo spettacolo prodotto dall'associazione Le muse orfane, è libero. Info: www.lemuseorfane.com