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In 200 a pulire la città, tra i rifiuti una Madonna eletta "protettrice dei scovasseri"

Grande successo per il giro d'Italia di Plogging che unisce amore per l'ambiente all'attività fisica, con l'obiettivo di lasciare il mondo un po' migliore di come lo si è trovato

La tappa provinciale del secondo Giro d’Italia di plogging (attività motoria, di corsa o camminata, affiancata dalla raccolta dei rifiuti sul percorso) ha portato domenica mattina centinaia di cittadini di tutte le età a incontrarsi nei due eventi contemporanei di Pordenone e di Cordenons, per l’organizzazione di “Ripuliamoci Challenge Odv” e con la collaborazione di Gea. Nello stesso tempo in regione si è fatto altrettanto a Udine, Gorizia, Monfalcone e Trieste, in una convergenza di intenti che ha ribadito la volontà di impegnarsi con senso civico a tutela del bene comune del nostro territorio.

L’evento del capoluogo della Destra Tagliamento ha contato circa duecento iscritti ai tre percorsi della camminata per la cura delle sponde del Noncello, più una ventina fra canoisti e speleosub per la raccolta di rifiuti presenti sul fondale e una ventina di cicloturisti per il percorso verso le sorgenti a Cordenons. La quantità dell’immondizia di cui l’area cittadina del fiume è stata liberata si valuta nell’ordine di qualche quintale. Come sempre, fra gli oggetti rinvenuti alcuni risultano piuttosto curiosi: qualche sex toy, un water closet, una bicicletta, un motore elettrico, una valigia, un lampadario, un computer laptop. E anche una statuetta votiva della Madonna, che qualcuno fra gli organizzatori ha accolto con sorpresa ma anche come auspicio benevolo, eleggendola a simbolo protettore “dei scovasseri”. L’attività di recupero di canoisti e speleosub è stata particolarmente spettacolare e quindi ammirata dai passanti dal Ponte di Adamo ed Eva, mentre anche in occasione di questo evento l’artista Sara Florian non ha mancato di sostenere l’iniziativa con il dono di uno dei suoi tipici e apprezzati sassi dipinti a tema.

A Cordenons un gruppo di una quarantina di persone ha operato a piedi nell’area Sito Natura 2000 Magredi del Cellina. Qui i rinvenimenti sono stati anche più drammatici, dato che oltre ai due quintali e mezzo di rifiuti metallici, vetro e plastica varia, portati fuori dal parco, sono state rinvenute anche sostanze altamente inquinanti, compreso amianto in decomposizione; tali rinvenimenti non hanno potuto che essere segnalati affinché i pericolosi materiali vengano presto rimossi da operatori specializzati.

Bilancio dunque molto positivo per il senso civico e l’attenzione dimostrati dalle centinaia di motivatissimi volontari (fra di loro anche gruppi classe dalle elementari ai liceali, accompagnati da loro insegnanti), che hanno voluto condividere con entusiasmo le proprie energie per offrirle alla tutela del territorio. L’altra faccia della medaglia è però la constatazione che non smette di sbalordire negativamente l’inciviltà di chi in precedenza aveva sporcato e inquinato, per negligenza o dolo, non solo violando anche consapevolmente le regole basilari della civile convivenza e del codice penale, ma facendo correre un rischio molto grave all’ambiente e alla salute pubblica.

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