Amirante sul Ponte Meduna: «Appalto entro il 2026, se ne occuperà la Regione»
L'assessore alle infrastrutture e territorio ha parlato anche dei progetti legati alla rete ferroviaria Sacile - Gemona
La conferma arriva dall'assessore alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante. Il Ponte Meduna si farà anche se il problema posto dal consigliere Nicola Conficoni nel corso della seduta della IV Commissione è in realtà un altro. L'esponente del Pd ha chiesto di indicare le tempistiche che porteranno alla costruzione della nuova infrastruttura.
L'iter del progetto
«Il nuovo ponte sarà realizzato da Regione - ha spiegato Amirante - Allo stato attuale gli uffici della Direzione Infrastrutture si stanno occupando della redazione del documento di indirizzo alla progettazione, che deve essere sottoposto al vaglio del Mit. Successivamente si proseguirà con la progettazione di fattibilità tecnica-economica: nel 2026 si arriverà alla aggiudicazione dell'appalto integrato».
L'importo attualmente stanziato per l'opera è di 40 milioni di euro. I primi finanziamenti nel 2019 all'interno della concertazione Regione-Comuni, si sono finanziati gli studi e i progetti di fattibilità per la realizzazione del nuovo Ponte sul Meduna lungo la Statale 13 Pontebbana tra i Comuni di Pordenone, Cordenons, Zoppola e Fiume Veneto.
«Il Friuli occidentale - ricorda Conficoni - sconta un deficit infrastrutturale importante: si è già perso tantissimo tempo, ora bisogna evitare ulteriori ritardi rispetto a quelli già accumulati».
Ponte Meduna, gli espropri previsti nel 2024
Amirante replica sostenendo che «la Giunta Serracchiani, prima del 2018, in uno studio apposito sulla Statale 13 dichiarò la non necessità del raddoppio del ponte sul Meduna. E va ricordato che le uniche due amministrazioni che si sono mosse per realizzare la struttura sono l'Amministrazione regionale a guida Fedriga e l'Amministrazione comunale di Pordenone guidata dal sindaco Ciriani».
Il treno a Pinzano entro il 2024
Sempre nella stessa seduta si è parlato di un'altra infrastruttura, questa volta ferroviaria. La rotaia è quella che collega Sacile a Gemona, al centro di una serie di interventi da parte di Rfi.
Il primo tema sollevato da Conficoni riguarda e il passaggio a livello lungo la statale Pontebbana. «Da tempo c'è un'interlocuzione con Rete ferroviaria italiana - afferma Amirante - Vi è una valutazione preliminare tecnico-economica che ipotizza una sottovia e stima un costo di intervento di 8 milioni il costo dei lavori La Regione ha chiesto che il finanziamento rientrasse nelle risorse statali. Ma la richiesta risulta al momento in corso di approfondimento istruttorio da parte di Rfi».
Il secondo è invece la riapertura fino a Gemona della linea pedemontana. «Il piano commerciale di Rfi conferma, nell'ultima edizione di luglio 2023, la riapertura della tratta Maniago-Pinzano al Tagliamento entro il 2024 come ulteriore fase della riapertura completa. Successivamente saranno attuati i lavori per l'avvio della tratta Pinzano-Osoppo, per i quali al momento Rfi non ha comunicato le tempistiche».
Possibile collegamento Pordenone - Maniago
Verranno inoltre sostituti i treni Minuetto diesel ora in servizio con i Blues, treni ibridi a tripla alimentazione (elettrica, diesel e batteria). L'eventuale realizzazione del collegamento ferroviario diretto tra Maniago e Pordenone «sarà comunque valutata - ha concluso l'assessore - anche in relazione ai servizi sul Tpl automobilistico e in considerazione della volontà della Regione di attuare un sistema integrato Tpl gomma-ferro con caratteristiche migliorative anche in termini di emissioni in considerazione degli importanti investimenti programmati su questo fronte»