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«Il castello torni alla città», anche Ciriani firma la petizione lanciata dall'opposizione

Dopo il via libera per la costruzione del nuovo carcere a San Vito al Tagliamento la politica si è mobilitata per dare un futuro a uno degli edifici storici di Pordenone

«Restituire il castello, un pezzo della storia di Pordenone, alla sua comunità». Così recita la nota del gruppo politico La Civica che proprio in queste ore ha scelto di attivarsi per dare un futuro al carcere della città. Con la costruzione di un nuovo istituto penitenziario a San Vito al Tagliamento si libererebbe lo spazio presente in piazza della Motta. Ma l’iter per il passaggio dell’edificio al Comune non è una passeggiata. Per questo l’associazione si è fatta promotrice di una petizione chiedendo allo Stato di restituire un pezzo di storia della città ai pordenonesi. 

Il programma 

La campagna ha trovato già il suo primo sostenitore. Il sindaco Ciriani, secondo quanto riportato dal Gazzettino, avrebbe già firmato la petizione, a dimostrazione che certe battaglie non hanno colore politico se riguardano dei temi sensibili per la comunità. Di questa fortezza si hanno già delle testimonianze nel 1276 quando il Patriarca Raimondo della Torre si scontrò con l’Imperatore dopo che il vescovo di Salisburgo, Filippo Ulrico di Carinzia decise di costruire il castello. Da residenza di capitani veneziani e dell’impero asburgico, con la dominazione austriaca venne adattata come carcere. Una funzione che venne mantenuta fino ad oggi.  Sul futuro del castello si discuterà ufficialmente  il 18 maggio con una serata che si terrà alle 20:30 in sala Degan. L’evento sarà introdotto da Orsola Chiaradia (presidente dell’associazione) e moderato da Marco Salvador. Per l’occasione ci saranno inoltre Enzo Marigliano, autore del libro “Il castello di Pordenone”, Lorenzo Freschi, docente e ricercatore storico e Angelo Crosato, esperto di storia locale.

L’incontro, aperto a tutti, consentirà agli organizzatori di raccogliere le firme da presentare alla presidenza del consiglio regionale.

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