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Politica / Aviano

Un circuito di 70 chilometri in motoslitta, spunta l'ipotesi Piancavallo

Movimento 5 stelle contrario. Capozzella: «Trovare forme alternative di sviluppo turistico»

C'è preoccupazione da parte dell'opposizione sul progetto di un tour in motoslitta tra le montagne della Regione. Un circuito di 70 chilometri a cui al momento hanno fatto richiesta quattro Comuni: Sappada, Sauris, Ampezzo, Forni di Sopra. 

In questa lista potrebbe esserci anche il nome di Piancavallo secondo quanto riportato dal coordinatiore provinciale del Movimento 5 Stelle Mauro Capozzella. «Il progetto di un percorso per motoslitte tra le montagne del Friuli Venezia Giulia ci preoccupa sia per la tutela dell'ambiente che per il forte impatto sul piano del possibile inquinamento di aree che vanno tutelate e preservate proprio per incrementare un tuirismo diverso che presenti la nostra montagna come un ambiente ancora incontaminato, ricco di natura e storia. L'ipotesi che alle località già indicate dalla regione per oltre 70 chilometri di piste per motoslitte nell'alto Friuli possa interessare anche zone come le Dolomiti pordenonesi e Piancavallo ci vede deciamente contrari».

L'assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, rassicura sostenendo che per realizzarlo sarà necessario rispettare un iter amministrativo ben preciso, dalla valutazione dei percorsi all'incidenza rispetto alle aree di Natura 2000, ovvero tutte le aree al centro di politiche che mirano alla conservazione della biodiversità.   

L'esponente pentastellato si focalizza sui possibili effetti negativi sull'inquinamento, sulla rumorosità e sul disturbo sonoro causato alla fauna selvatica e agli escursionisti. «La realizzazione di questi percorsi per motoslitte, già banditi in molte altre regioni d'Italia e in alcuni vicini Paesi confinanti, si basa su richieste degli stessi Comuni che dovrebbero, invece, cercare nuove strade per favorire il turismo in montagna - prosegue Capozzella -. La montagna è un ambiente fragile e, nelle nostre Dolomiti, ancora incontaminato e non deturpato da strutture artificiali che favoriscono un incoming con prevalenza di conoscenza di un ambiente verde dove è possibile fare escursioni fra boschi con una ricca flora e fauna, toccare con mano la storia dei luoghi e le loro tradizioni, godere di bellezze naturali e percorsi silenziosi».

Secondo Capozzella «località come Piancavallo e il suo circondario devono trovare offerte a 360 gradi per un modo nuovo di vivere la montagna sia d'inverno che durante le altre stagioni. Vedere mezzi motorizzati scorrazzare fra amanti del trekking e di escursioni non dovrebbe rientare nei progetti di promozione del nostrio patrimomio naturalistico».

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