Caso ex fiera, si dimette l'assessore all'Ambiente
Monica Cairoli lascia l'incarico poche ore prima della delibera di giunta che darà il via libera al progetto
L'assessore all'Ambiente Monica Cairoli ha rassegnato le dimissioni. Dopo il turoblento caso sull'ex fiera e un progetto di riqualificazione molto contestato che prevede il taglio di 53 tigli, l'esponente della giunta Ciriani ha deciso di fare un passo indietro.
Le ultime settimane sono state segnate da grandi tensioni e anche da contestazioni che, oltre al sindaco, hanno visto anche lei nel mirino.
Ufficialmente il motivo dell'addio è lavorativo: Cairoli è stata eletta nel consiglio nazionale degli agronomi e sarebbe sempre più difficile seguire il referato avendo un incarico di questo tipo.
Il tema dell'ex fiera, però c'è. L'assessora quando ha preso l'incarico ha trovato sul tavolo un progetto non condiviso, già avviato, e poi come emerso dopo, avversato da una parte importante della città. E queste dimissioni arrivano il giorno prima della firma della delibera di giunta, che darà definitivamente il via libera alla gara d'appalto.
Oggi è prevista l'ultima conferenza stampa, in cui insieme al sindaco illustrerà i risultati della raccolta differenziata. Poi siederà in consiglio comunale tra i banchi della lista civica Ciriani, da cui sarà pescato il successore.
Sarà il quinto rimpasto in giunta in poco più di un anno e mezzo.
Il Pd di Pordenone: «netta sconfitta politica di Ciriani»
«Le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Monica Cairoli segnano una netta sconfitta politica della maggioranza», afferma Alessandro Genovesi, segretario del Circolo del Pd di Pordenone. «A nemmeno due anni dall’inizio del secondo mandato siamo di fronte al quinto assessore che lascia la Giunta Ciriani. A differenza dei precedenti abbandoni, però, quest’ultimo è politicamente più significativo: è evidente che alla base non ci sono solo legittime motivazioni professionali ma anche una differenza di sensibilità sulla politica ambientale non più trascurabile. La tempistica infatti è palese: le dimissioni sono arrivate il giorno prima della firma della delibera di giunta sul controverso progetto di riqualificazione dell’Ex Fiera. Benché si tratti di un progetto ereditato dalla precedente Giunta, la dottoressa Cairoli non ne ha mai preso le distanze pubblicamente né ha mai suggerito soluzioni alternative che comprendessero il salvataggio degli alberi».
Il segretario conclude con un giudizio politico sull’operato dell’ex Assessore. «Nonostante il suo curriculum professionale sia fuori discussione, non può quindi essere positivo. Le grandi difficoltà del nuovo sistema di raccolta differenziata e soprattutto il sacrificio dei 53 tigli dell’Ex Fiera, probabilmente da lei non condiviso, rappresentano la principale eredità del suo breve e difficile mandato».