Finanziamenti per nove milioni per migliorare il sistema idrico friulano
L'annuncio dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro. Fondi previsti anche per le zone di Pordenone e di Tauriano di Spilimbergo
Nove milioni e mezzo per il sistema idrico friulano. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro incontrando questa mattina, 13 novembre, a Trieste i vertici dei sette gestori del servizio idrico integrato e dell'Ausir. Il provvedimento della Regione non escluderà la Destra Tagliamento visto che alcune misure andranno a rafforzare alcune infrastrutture di Pordenone e Spilimbergo. «Il riparto di quasi 10 milioni dell'assestamento estivo proposto ad Ausir per il servizio idrico integrato regionale ha rappresentato un provvedimento straordinario per fare fronte alle esigenze portate avanti dai territorio, ma questa misura diventerà d'ora in avanti ordinaria con la messa a disposizione da parte della Regione nelle leggi finanziarie».
I fondi a Pordenone
Nell'incontro di oggi l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente ha riepilogato in dettaglio la proposta inviata dalla Direzione centrale all'Ausir. Parte dei 9.580.000 euro frutto della manovra della giunta regionale, sarà distribuito verso il Friuli occidentale. Ci sarà per esempio il completamento delle opere di fognatura previste nel comprensorio della caserma "La Comina" di Pordenone per un totale di 2 milioni e 430 mila euro, e un investimento di un milione di euro per Acquedotto Destra Tagliamento. I finanziamenti serviranno da sostegno anche per le fognature del quartiere di Torre. Fondi che si aggirano sui seicento mila euro. Più di un milione e mezzo sarà invece destinato alle reti acquedottistiche di Tauriano di Spilimbergo: 600 mila per il primo; un milione e cinquanta mila euro per il secondo lotto.
«Il Friuli Venezia Giulia - conclude l'assessore - è una delle regioni più virtuose in merito al sistema idrico integrato anche per il buon raccordo tra le società di gestione e le reti d'impresa che rende più efficiente l'azione e la progettazione programmata sul territorio. Di qui l'importanza di un confronto costante e di una natura strutturale degli investimenti che sarà garantita dai fondi regionali. Più efficienza - così Scocimarro - vuol dire meno costi per le società e i minori sprechi si tramutano in bollette meno care per le nostre famiglie»