Inceneritore di Spilimbergo, parte la bagarre politica
Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione in Regione
L'ipotesi di un nuovo inceneritore a Spilimbergo accende gli animi anche nella politica regionale. Se da una parte c'è l'appoggio bipartisan all'amministrazione comunale che ha da subito manifestato preoccupazione per la costruzione di un impianto che potrebbe bruciare 70mila tonnellate di rifiuti all'anno, a Trieste il clima è teso.
Secondo quanto ha detto il sindaco di Spilimbergo, Enrico Sarcinelli, le abitazioni della frazione di Tauriano più vicine all'impianto ricadono entro un raggio di 500 metri da dove si vorrebbe far sorgere il nuovo inceneritore; una condizione che, ai sensi della vigente norma regionale, diventa causa di diniego alla prosecuzione della procedura di autorizzazione.
La critica del Partito democratico
Fausto Tomasello e Nicola Conficoni del Partito democratico hanno attaccato l'amministrazione regionale: «La Giunta non si è mai espressa negativamente prima d'ora – sottolineano gli esponenti dem - anche se da anni si paventa la possibilità che Ecomistral raddoppi l’attuale inceneritore. È stato il Partito Democratico a evidenziare da subito la necessità di garantire la salute e l’ambiente, vista la presenza di numerose industrie insalubri e siti in importanza comunitaria nella zona pedemontana pordenonese. Ma le nostre istanze sono state colpevolmente ignorate, come prova il mancato avvio dello studio epidemiologico promesso quattro anni fa e l’assenza della valutazione di incidenza sul progetto. Durante le più recenti assemblee pubbliche - puntualizzano Conficoni e Tomasello - siamo stati i primi a segnalare che il nuovo impianto sarebbe stato troppo vicino alle case e perciò non poteva essere autorizzato».
La replica di Fratelli d'Italia
Immediata la replica della maggioranza, con il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia che ha commentato: «La serietà e l'attenzione da parte delle Istituzioni, tra le quali i sindaci, con i rappresentanti del Centrodestra, che hanno sempre tenuto alta la guardia e chiesto alla Regione la massima attenzione per la tutela della salute in questa fase di analisi della proposta avanzata da privati, rispetto all'installazione di un inceneritore, sollevando subito alcune perplessità. Già tempo fa l'assessore Scoccimarro - prosegue l'intervento -
aveva sollevato forti dubbi sull'attuazione di due inceneritori nella stessa area, palesandolo pubblicamente e di fatto proponendosi quale alleato della questione ambientale e salutare fin dal primo momento della fase di studio e di fattibilità».