Elisoccorso in montagna: «Serve un tariffario se non c'è emergenza sanitaria»
La proposta del Movimento 5 Stelle per far pagare chi si fa recuperare in elicottero a causa di comportamenti irresponsabili
Dopo gli ultimi casi di recupero da parte del soccorso alpino di escursionisti sprovveduti, che si sono trovati bloccati in alta senza la necessaria preparazione ed equipaggiamento, scende in campo la politica.
La richiesta arriva dal gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che vuole far pagare chi corre inutilmente rischi in montagna e fa volare l'elisoccorso in assenza di ragione sanitarie.
«In tutte le Regioni alpine i sono già presenti i tariffari per costi di intervento con elisoccorso - scrivono i pentastellati - laddove non sussista né venga poi provata l'emergenza sanitaria o il ricovero in ospedale. In Friuli Venezia Giulia ancora non è così, il tariffario già predisposto dal 2017 non viene ancora applicato. L'assessore Riccardi ne rinvia l'attuazione a tutto discapito di costi sempre più elevati sostenuti dalla collettività. L’intento è anche quello di rispettare la montagna e i suoi pericoli, prevenendo incidenti inutili che gravano sulle casse della Regione e, a volte, impediscono di intervenire laddove c’è reale bisogno di uno staff medico specializzato».
«Rimaniamo convinti che solo una modifica normativa può portare l’amministrazione regionale a richiedere il pagamento in caso di chiamate immotivate o a seguito di comportamenti irresponsabili. Infatti, solo dopo aver accertato che le persone non hanno bisogno di ricoveri o accertamenti in Pronto Soccorso sarà possibile richiedere la compartecipazione delle spese».