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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
il caso / Zoppola

Villa storica abbattuta a Zoppola, l'ira di Sgarbi: «Vandali, il Comune è complice»

Il sottosegretario alla Cultura ha annunciato un decreto per vietare l'abbattimento delle dimore storiche

È polemica tra il sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi e il sindaco di Zoppola, Antonello Tius. Al centro dello scontro c'è l'abbattimento di Villa Grassi, che si trova nella frazione di Orcenico Inferiore. Un'abitazione storica che, come dichiarato sul sito del Ministero il critico d'arte «è stata demolita per fare spazio all’ampliamento delle Cantine di Casarsa della Delizia che sposteranno tutta l’attività nelle adiacenze della vecchia sede della Friulvini». 

«Non avrei mai pensato - sottolinea Sgarbi - nell’indifferenza di un Comune e dei suoi amministratori, mentre Gorizia si accinge ad assumere l’altissimo ruolo di capitale europea della cultura, che puri vandali abbattessero Villa Grassi in località Orcenico Inferiore (Pordenone), un edificio di semplice e nobile eleganza. Il paradosso - aggiunge Sgarbi - è che l’azione sia stata condotta con la complicità dell’amministrazione comunale e l’indifferenza della Regione, per un insensato obiettivo, soprattutto in considerazione del vincolo dell’Unesco sul Prosecco, che non prevede la legittimazione di barbari». 

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Il presunto conflitto di interessi

Sgarbi punta il dito contro il sindaco Tius. «Ancora più grave - ha tuonato - è che il sindaco del Comune cosi vilmente colpito sia il direttore amministrativo prima della Friulvini e oggi delle Cantine di Casarsa». Tius ha già annunciato che si riserva di querelare il sottosegretario. 

Le conseguenze e l'appello a Fedriga 

Sgarbi poi annuncia misure drastiche per salvare le ville storiche: «Ordino (e annuncio che lo disporrò con un decreto) ai funzionari della Sovrintendenza del Friuli, e a tutti i Sovrintendenti del Friuli e del Veneto, di preparare un vincolo per tutte le ville venete e di negare ogni autorizzazione alle demolizioni. Chiedo a Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, nella prospettiva di Gorizia Capitale europea della cultura, d’intervenire sanzionando l’azione scellerata delle cantine di Casarsa delle Delizie, che saranno certamente sostenute dalla Regione. La demolizione di Villa Grassi rientra tra gli scandali del nostro tempo».

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