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Enrico Galiano sulla ragazza morta suicida dopo un brutto voto all’Università: «A mia figlia direi di sbagliare»

Il suo commento sui social perchè possa servire a chi vorrebbe dire le stesse cose e non trova le parole

Anche Enrico Galiano è rimasto particolarmente toccato da uno dei casi di cronaca più recenti, quello di una ragazza di 19 anni morta suicida dopo un brutto voto a scuola. L'insegnante pordenonese, classe 1977, che lavora in una scuola di periferia e ha creato la webserie Cose da prof, superando i venti milioni di visualizzazioni su Facebook, ha condiviso un video su Instagram dove dice le cose che direbbe a sua figlia dopo aver appreso questa tragica notizia.

«Sbaglia, sbaglia, sbaglia: in ogni momento della tua vita sentiti libera anche di sbagliare, cioè non pensare mai ma neanche per mezzo secondo che un tuo errore o un tuo fallimento possa togliere un grammo dell'amore che provo per te; semmai ne aggiungerà, sbaglia, io nemmeno li conto i miei errori, quando sarai più grande te li racconterò uno per uno e ti divertirai un sacco».

«Sono stati errori dettati dall'orgoglio, dall'inesperienza, dalla pigrizia, dalla paura, tantissimi dalla stupidità, tantissimi dalla stupidità, però guarda ciascuno di essi mi ha lasciato in dono una spinta più forte, verso il vero me stesso. Sbaglia perché la perfezione fa schifo, non ha niente di bello, niente di unico e soprattutto niente di vero, è un falso mito che la gente userà per farti credere che tu sia fuori posto, per farti pensare di non avere tutto quello che serve per non entrare nel club dei 'giusti'. Sappi che ho una notizia per te, è tutta scena quella che fanno, anche loro hanno la tua stessa paura di restare fuori, anche loro si sentono sempre inadeguati per cui sbaglia: a scuola servono anche i 4, vanno bene anche i 4, così come all'Università serve anche una bocciatura, nessun successo è un sentiero di sole vittorie anzi».

I commenti

Enrico Galiano in un commento ha aggiunto: «Gliele dirò, ma magari possono servire a chi vorrebbe dire le stesse cose e non trova le parole».

Tantissimi i commenti, c'è ad esempio chi ha scritto: «Queste parole fanno davvero bene al cuore, se avessi visto anche solo un video del genere anni fa sarei riuscita a sorridere nel periodo più brutto della mia vita legato proprio "al sentirsi sbagliati" in questa società che impone sempre più cose orribili...», «Da Papà, Enrico, non posso che dirti grazie di questo post. Ho anch’io insegnato a mia figlia che gli errori, gli sbagli, le ansie, le insicurezze, fanno parte del cammino per arrivare ad essere consapevoli che non siamo perfetti. L’importante è che nell’insicurezza che li colpisce noi ci siamo, non per indicare la strada, quella la troveranno da soli, ma per far capire che gli errori che abbiamo fatto da giovani potrebbero essere un aiuto per affrontare con coraggio i loro»; «Non abbiamo bisogno di persone perfette, ma di persone felici!  E di errori giusti, come mi hai scritto in una dedica sul tuo libro».

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