Il professor Enrico Galiano durante la sua lezione ha parlato, insieme ai suoi studenti, di quanto è successo domenica mattina, 26 febbraio, nel tragico naufragio di Cutro, il cui bilancio è salito a 66 vittime tra cui donne e bambini.

Su Facebook per raccontare quanto è avvenuto in classe ha scritto: «Oggi, alla fine della lezione dove abbiamo parlato di quel che è successo domenica mattina, dopo aver letto gli articoli e ascoltato le parole delle istituzioni, una ragazza di prima media ha detto: 'Ma prof, com'è possibile che noi abbiamo dodici anni e vediamo benissimo che queste cose sono sbagliate, mentre loro che sono grandi no?' Non ho risposto, perché una risposta non ce l'ho».

Tantissimi i commenti, tra questi c'è chi scrive: «I bambini non sono contaminati dalla politica di bassissimo livello che muove l’Italia da troppi anni ormai. Non fanno propaganda e non hanno necessità di consenso. Guardano i fatti e il nostro operato e ci giudicano», «Una risposta c'è, invece. È orribile, ma esistono persone squallide, miserrime, ignobili e senza uno straccio di empatia. E purtroppo i ragazzi lo devono sapere che esiste gente così, glielo dica prof. e dica loro che sono il futuro e speriamo tanto facciano meglio di noi», «La risposta è una, se posso permettermi: 'Studiate, non diventerete mai come loro e il mondo, allora, sarà un posto migliore'», «È già significativo aver creato l'occasione per generare domande, le risposte arriveranno con la consapevolezza dei loro pensieri».

Enrico Galiano aveva assunto una posizione netta, in un lungo post su Facebook, contro il ministro dell'Interno Piantedosi: «Leggerò ai miei studenti le sue parole, mandatemi la Digos».