rotate-mobile
Mercoledì, 6 Dicembre 2023
social

«Perché quando si parla di togliere i voti a scuola la gente si scalda tanto?»: la risposta di Enrico Galiano 

«Con il 'si è sempre fatto così' non si progredisce facilmente», sostiene il professore pordenonese

Il dibattito sull'utilizzo dei voti per verificare l'apprendimento degli studenti, nel mondo della scuola, è acceso e costante. A dire la loro ci sono gli studenti, le famiglie e anche i docenti che hanno posizioni diverse, favorevoli e contrarie, in un dibattito tra chi vorrebbe che si rinunciasse a una valutazione quantitativa, in favore di una valutazione senza misurazione.

A dire la sua c'è anche il professore pordenonese Enrico Galiano che in un post su Facebook oggi, venerdì 20 ottobre, si chiede: «Perché quando si parla di togliere i voti a scuola la gente si scalda tanto?»

Enrico Galiano: «La scuola spesso premia chi fa i cento metri con novanta di vantaggio» 

«È da un po’ che me lo chiedo. Ogni santa volta che qualcuno osa mettere in discussione l’efficacia del voto numerico come sistema di valutazione, a scuola, il cielo si apre e piove indignazione», scrive.

Galiano riporta alcune comuni argomentazioni usate dai sostenitori della valutazione numerica, «i voti non hanno mai fatto male a nessuno!», «È così che si cresce!», «È stato con un bel quattro che ho iniziato a studiare!», e poi esprime chiaramente la sua posizione.

«Alla fine sapete qual è l’argomento principe che usano tutti, ma proprio tutti i grandi fan del voto? Eh ma si è sempre fatto così! Non occorre ora essere scienziati per intuire che col 'Si è sempre fatto così' non si progredisce facilmente».

«Chi propende per la sostituzione del voto con altre forme di valutazione non è mica detto sia un pazzo scriteriato, o il classico insegnante buonista. Semplicemente, potrebbe aver studiato ed essersi aggiornato. Aver scoperto, per dire, che abolire il voto numerico non significa abolire la valutazione: semplicemente praticarla in modo più efficace. Più puntuale. Più faticoso, anche: ma in modo educativamente più incisivo», evidenzia l'insegnante anche su Il Libraio.it.

«Passare a una valutazione formativa incentrata sull’autovalutazione produce risultati strabilianti sia in termini di apprendimento sia di benessere scolastico», dice Galiano, sottolineando quanto questo sia sostenuto da ricerche sul campo e da molti studi di pedagogia, una scienza, applicando la quale si potrebbero far fare dei passi avanti anche alla scuola.

Tra i commenti sono emerse  le due posizioni e c'è chi è d'accordo "senza se e senza ma" con il professore e chi, invece, si dice contrario a una demonizzazione dei voti numerici, utili invece a capire di non essere abbastanza preparati in una materia.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Perché quando si parla di togliere i voti a scuola la gente si scalda tanto?»: la risposta di Enrico Galiano 

PordenoneToday è in caricamento