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Perché San Martino protegge osti, ubriachi e cornuti: le leggende

L'11 novembre ricorrono le tradizionali feste per l'estate dedicata al patrono

L'11 novembre, è noto, è l'estate di San Martino. Sono tanti i riti legati alla tradizione agricola dato che il Santo è protettore dei viandanti e degli agricoltori. San Martino è noto anche per essere il patrono dei soldati, dei pellegrini, dei viaggiatori e dell''Arma della Fanteria dell'esercito.

Decisamente meno conosciuto il fatto che sia il santo protettore di chi ha subito un tradimento, ma anche di osti e ubriachi. 

Tutto iniziò quando  Martino di Tours donò un pezzo del suo mantello a un mendicante disteso sulla strada e infreddolito per la tempesta che stava imperversando quel giorno. Appena donata la stoffa, improvvisamente, smise di piovere e la stessa notte Gesù apparve in sogno a Martino per rivelargli che quel mendicante, in realtà, era lui. Dopo quell'episodio, Martino, che non era battezzato, intraprese il suo cammino di fede fino ad essere nominato nel 371 d.C. vescovo.

Nel periodo dell'anno in cui venivano rinnovati i contratti agricoli, complice anche un aumento della temperatura, fioriscono in Italia moltissime feste e sagre. 

Il famoso vino novello, le castagne, i maiali macellati, a novembre, diventano così l'occasione per fare festa.

La festa dei cornuti

Facendo festa e bevendo vino, in occasione della festa di San Martino, era inevitabile concedersi qualche "diversivo" con qualche bella donzella. 

Da qui nasce la leggenda che vuole l'11 novembre il giorno in cui si festeggiano i cornuti che in San Martino individuano il loro Santo patrono. Secondo alcuni, invece, l'11 novembre è dedicato ai traditi per il fatto che in questo periodo dell'anno venivano esposte nelle fiere le corna del bestiame per i rinnovi dei contratti agricoli.

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