Il Collegio 8, Andrea Maggi fa commuovere gli studenti con le confessioni intorno al falò
In gita grazie ai temi del docente pordenonese i collegiali confidano, emozionando, quello che vorrebbero dire ai loro genitori
Condividere i propri patimenti e aprirsi agli altri spesso è un bel modo per affrontare le difficoltà. È la lezione che hanno appreso, domenica 22 ottobre, i collegiali, durante la gita che ha animato la quarta puntata de Il Collegio 8.
Non sono mancati i momenti divertenti con il professor Andrea Maggi, arbitro nella sfida di tiro alla fune. Ma le vere emozioni sono arrivate intorno al falò, quando il docente pordenonese ha fatto leggere ai protagonisti i temi ai propri genitori, dove hanno scritto quello che non hanno mai voluto dire loro.
Anita Pia Costanzo ha confessato tutta la sua sofferenza per la malattia del papà, ringraziando lui e la mamma, le persone più importanti della sua vita: «Papà ti scrivo per ringraziarti di tutto il bene che mi hai donato, per i sorrisi, le tue battute divertenti, ma anche per le lezioni di vita. Mamma ti ringrazio per l'amore che mi doni ogni istante, ma anche per i sacrifici che hai fatto e stai facendo tuttora per me e babbo. Come già sappiamo il nostro rapporto ha avuto alti e bassi per ostacoli che la vita ci ha messo davanti. Sono momenti difficili lo so, ma hai avuto la grinta e la forza per andare avanti», ha scritto.
«Questa è la prima sera dopo una sacco di tempo che riesce a scendermi una lacrima, perché è come se avessi creato una corazza, per non avere più dispiaceri, più preoccupazioni, non avevo più lo stimolo, non mi uscivano neanche più le lacrime, infatti mi sto meravigliando pure io perché queste lacrime mi stanno uscendo», ha confidato.
«Io vedo quelle lacrime e non non vedo lacrime di debolezza, vedo lacrime di forza», ha detto il prof Maggi con grande delicatezza. «Lei è una persona forte, esemplare, così giovane e così grande».
Maggi ha saputo confortare anche Frida Schiavi che, in un tema che è un vero e proprio sfogo, ha espresso i suoi sentimenti di rabbia verso il padre che l'ha abbandonata da piccola. «Chiediti perché mi hai abbandonato questo non te lo potrò mai perdonare perché i giorni persi in cui io ti cercavo e tu non c'eri non potrò mai riaverli. Ti odio perché non c'eri mai e mai ci sarai», ha scritto.
«Quando sei piccola pensi che sei tu che sei sbagliata, vedi gli altri bambini felici, durante la festa del papà sei consapevole che li stai facendo per una persona che non esiste....però devi far finta che ci sia, se no ti senti inferiore in confronto agli altri bambini che lo fanno per una persona che gli vuole bene, ha raccontato l'altra collegiale, trovando l'empatia e la commozione dei compagni.
Maggi l'ha confortata: «Schiavi, mi guardi negli occhi, sbagliano gli adulti, non ha sbagliato lei, non è colpa sua...Non può lasciarsi opprimere da quel peso dell'odio che le schiaccia ancora il cuore. Un sorriso credo che sarebbe una bella rivincita, anche una vita felice lo sarebbe».
"Io voglio ringraziare tutti, per la vostra bellezza, per i vostri insegnamenti, perché anche voi ci insegnate qualcosa e quindi vi chiedo, per piacere, di ricordarvi come siete in questo momento, belli, bellissimi, perché una persona bella è una persona che si emoziona e di non dimenticarvi mai questo momento, perché così sarete sempre delle persone meravigliose", ha detto alla fine il prof pordenonese.