Lascia il posto fisso in banca, 260 km al giorno per insegnare a Pordenone: Zaia elogia la prof pendolare, sui social è dibattito
Per il governatore del Veneto "coltivare a lungo i propri sogni dà la forza per lavorare per realizzarli". Tra i commenti anche chi non pensa sia una scelta eroica
Silvia Chiereghin, 48 anni e due figli, fino a qualche giorno fa aveva un contratto a tempo indeterminato in banca. Il 1° settembre le arriva la comunicazione: ha vinto il concorso per insegnante di ruolo, il suo desiderio della vita.
Silvia ci ha riflettuto, e poi ha scelto: ora insegna all'Istituto Marchesini di Sacile (Pordenone), percorrendo ogni giorno 260 km in auto da casa sua (Taglio di Po, Rovigo) a scuola. Quattro o cinque ore alla guida: «La strada non mi pesa, meglio fare una fatica in più ma sentirsi realizzati. È il consiglio che do anche ai miei studenti : osate e inseguite i vostri sogni. Certo, spesso i sogni costano fatica».
A riprendere la storia della "prof pendolare", raccontata da Il Corriere del Veneto, è Luca Zaia, il governatore di quella Regione, che elogia la scelta dell'insegnante.
Silvia Chiereghin, 48 anni e 2 figli, convinta dalle precedenti esperienze di vita e professionali che l'hanno fatta crescere e maturare fino a convincersi che anche vicina ai 50 anni possa arrivare nella vita una svolta, dopo aver vinto il concorso, ha lasciato il posto fisso in banca, che era a due passi da casa, senza pensarci un secondo. Si è licenziata e ha iniziato una nuova vita, quella che ha sempre sognato di avere, da insegnante, rinunciando anche al contratto a tempo intedeterminato presso l'istituto bancario.
Motivata dalla sua felicità non si è fatta scoraggiare dalle quattro ore al giorno in auto per andare a lavorare dal Veneto al Friuli- Venezia Giulia.
«Silvia è l'ennesima dimostrazione di quello che sostengo da sempre: solo i pessimisti non fanno fortuna. A volte coltivare a lungo i propri sogni dà la forza per lavorare per realizzarli. Bravissima Prof!», la applaude Luca Zaia.
Sui social, sotto il post del governatore del Veneto, non sono mancati i commenti. C'è chi scrive esprimendo incondizionatamente il suo sostegno a questa decisione personale, «conosco Silvia, apprezzo e sono ammirato della sua decisione… bravissima!»,«da ammirare, le faccio un grande in bocca al lupo», «i sogni fanno superare i sacrifici! Brava», «certe realizzazioni personali non hanno prezzo ma comportano sacrifici e collaborazione familiare», «le auguro un veloce avvicinamento».
C'è chi, invece, esprime qualche perplessità in più, riflettendo così sul post governatore: «Dispiace Zaia ma non pubblicherei la storia di questa signora come se fosse un eroe.Molto rispetto per lei, ma non mandi avanti il Veneto così, nel mondo del lavoro».