Vajont, Enrico Galiano nell'anniversario della tragedia: «Siamo ancora in tempo per fermarci»
La riflessione dello scrittore
Enrico Galiano riflette nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont. Il professore e scrittore pordenonese in un video su Instagram e in un articolo sul Il Libraio.it, oggi, lunedì 9 ottobre, ripensa soprattutto a un dettaglio, che «chi ha pensato la diga, chi per primo l'ha voluta, a chi letteralmente l'ha creata dal nulla, è morto prima della strage, senza saperne nulla».
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Questa è stata la sorte di Giorgio Dal Piaz, il geologo e di Carlo Semenza, l'ingegnere: «Loro non sanno niente di quei quasi duemila morti. Non sanno niente di quei paesi cancellati dalle carte. Non sanno niente del male che hanno fatto al mondo, convinti di fare al mondo del bene», scrive Galiano.
Il pordenonese crede che ci sia «molto presente di oggi, in questa storia...Ci siamo molto noi, che abbiamo vissuto magari convinti di fare bene al mondo, e invece al mondo abbiamo fatto male...Anche noi non ci saremo, quando e se la montagna verrà giù...Siamo ancora in tempo per fermarci».
Un monito che nasce pensando al fatto che «anche noi stiamo lasciando a generazioni di bambine e bambine di oggi un mondo che trema proprio sotto la montagna».