Crisi Pordenone, sit-in di protesta dei tifosi al De Marchi: «Lovisa vattene»
Supporters Pordenone, Bandoleros e Gomiti Alti scaricano la dirigenza dopo la mancata iscrizione ai campionati regionali.
«Lovisa vattene» recita lo striscione comparso nel pomeriggio di oggi, 9 settembre, davanti alla sede del Pordenone Calcio. Supporters Pordenone insieme al gruppo dei Bandoleros si è diretto al centro sportivo De Marchi per far sentire la propria voce dopo la mancata iscrizione dei ramarri a uno dei campionati regionali. Hanno atteso «tre lunghi mesi per qualcosa che alla fine non c'è più». Una squadra pronta a scendere in campo con i colori neroverdi. Che fosse stata la Serie D o l'Eccellenza per gli ultras cambiava poco vista la situazione in cui si è trovata la società negli ultimi mesi dell'anno, tra stipendi arretrati e la sentenza sulla procedura di concordato in continuità aziendale che deve essere ancora deliberata dal giudice del Tribunale di Pordenone. Eppure non hanno perso la speranza tra indiscrezioni e comunicati su un possibile accordo con i tesserati. Intesa che sembrava fosse in dirittura di arrivo, ma che invece si è trovata su un binario morto.
Crisi Pordenone Calcio, parla Lovisa: «L'anno prossimo una squadra verso nuove imprese»
«Il risultato - si legge nella nota dei Supporters - è che la società che ha continuato a tirare avanti, indebitandosi a livelli insostenibili pur di navigare negli alti ranghi del calcio, nella vana speranza di poterli un giorno ripagare. Questa mala gestione ha lasciato decine di persone per strada, senza dare loro i soldi che gli spettavano, partendo dai fornitori, arrivando fino agli allenatori dei settori giovanili ed i giocatori».
I tifosi non vogliono più stare fermi a guardare. «Non abbiamo dimenticato le promozioni che ci hanno portato fino alla serie B e persino a sognare per un attimo la serie A, ma la stessa persona che ci ha portato a livelli mai raggiunti prima è anche quella che ci ha portato al livello più basso della storia del Pordenone. E questa cosa è imperdonabile ed inaccettabile».
Gomiti Alti: «La farsa è finita»
Tra il tifo e la società si è creato uno strappo immpossibile da ricucire visto che per un anno lo stadio rimarra solo un ricordo, dalla scalata alla serie cadetta alla trasferta di San Siro. Nei giorni scorsi anche Gomiti Alti ha diffuso un comunicato che non lascia spazio a interpretazioni. «Per responsabilità ben chiare, che hanno nomi e cognomi, ci è stata tolta la squadra della nostra città per cui abbiamo macinato migliaia di chilometri e speso un sacco di tempo e denaro. Il nostro sostegno allo sport cittadino non mancherà. E dalla prossima stagione saremo pronti a ripartire con i colori neroverdi, ma una cosa deve essere chiara: chi ha causato tutto questo lasci il Pordenone e se ne vada a passi lunghi e ben distesi».