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Venerdì, 19 Aprile 2024
Prima categoria

Arbitro aggredito a Pagnacco: arrivano le scuse della società di calcio

Ferma condanna della Lega Nazionale Dilettanti: «Basta episodi di violenza»

Dopo gli ultimi episodi di razzismo e di violenza avvenuti in Regione sono arrivate subito delle prese di posizione da parte del mondo del calcio. Di fronte all’aggressione all’arbitro di Pordenone Luca Giovannelli Pagoni durante la partita di prima categoria tra il Pagnacco e il Deportivo di Tavagnacco le reazioni sono state compatte. Prima con l’Associazione italiana arbitri con il presidente regionale Andrea Merlino, e poi con Ermes Canciani della Lega Nazionale Dilettanti del Friuli Venezia Giulia.

Da parte delle società di calcio è arrivata la presa di distanza della squadra del Palmarket Pagnacco  che in una nota pubblicata su Friuligol non cerca alibi di fronte al gesto del suo giocatore. «La nostra società, - dichiara il presidente Luigi Del Fabbro - che fra cinque compirà 100 anni, si è sempre distinta per la diffusione dei sani principi sportivi, è nota per l’indirizzo di inclusività e continua a sostenere l’attività del movimento giovanile scolastico. Cogliamo l’occasione per scusarci nuovamente con tutti gli arbitri, i dirigenti, gli sportivi, i tifosi e i tesserati».

Lnd: massima solidarietà e vicinanza al giovane Luca 

Anche dalla Lega Nazionale Dilettanti sono arrivate parole di vicinanza verso l’arbitro pordenonese. «Condanniamo con forza questi gravissimi episodi. - afferma il presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti Ermes Canciani - Ogni atto di violenza va condannato soprattutto quando lo stesso viene perpetrato all’interno di un campo di gioco contro i valori della lealtà, della solidarietà, del rispetto delle regole e del proprio avversario. I fatti accaduti rappresentano passaggi di violenza grave e ingiustificata rispetto al quale il Comitato regionale esprime parole di ferma e totale condanna. È necessario isolare i negativi protagonisti di questi fenomeni, altrimenti qualsiasi discorso appare fuori luogo. Situazioni come queste, oltre a esser gravissime dal punto di vista fisico e morale, condizionano la volontà di ragazze e ragazzi ad avvicinarsi allo splendido mondo arbitrale». 

In attesa di conoscere la sentenza del giudice sportivo che dovrebbe arrivare nel corso della settimana, Canciani rivolge comunque un appello alle società di calcio: «È arrivato il momento di dire basta a qualsiasi tipo di negoziazione relativa alla passione di questi ragazzi la cui volontà è esclusivamente quella di stare in campo garantendo il loro fondamentale contributo all'intero movimento calcistico regionale, ma che troppo spesso si trovano, loro malgrado, a mettere a rischio la loro incolumità fisica e umana. La mia massima solidarietà e vicinanza al giovane Luca e a tutto il mondo arbitrale».

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