Pordenone calcio, ora la palla passa ai giudici
Dopo la consegna dei documenti per la richiesta del concordato preventivo saranno i magistrati a dover decidere le sorti dei ramarri.
Sono cominciati ora i secondi 45 minuti di una partita che nulla, purtroppo, a che vedere con il calcio giocato. Ieri, alle 18:30, l'avvocato Roberto Casucci ha trasmesso tutta la documentazione al Tribunale di Pordenone per la richiesta di concordato preventivo e di transazione fiscale con i principali enti istituzionali: Agenzia delle entrate, Ipns e Inail. La salvezza del Pordenone calcio è legata alle 27 mail in posta certificata spedite entro la data stabilita dai giudici.
La società, secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, avrebbe un debito complessivo di 20 milioni di euro, di cui 8-9 milioni nei confronti del Fisco. Per ottenere il concordato Il club deve però avere il supporto dei tesserati che hanno deciso di rinunciare a una parte del pagamento degli stipendi arretrati (il 15%). L'intesa, come già scritto in passato, è stata trovata e c'è in questo momento la lettera dall'avvocato Mattia Grassani a garanzia di questo accordo.
Sono state quindi 4 ore intense per il team dei legali che hanno lavorato incessantemente pur di mandare tutto il materiale in tempo ed evitare così il fallimento del Pordenone. In ballo ci sono anche i pagamenti delle tre classi di creditori: soci finanziatori, imprese minori e chi ha delle garanzie personali. A questo punto la palla è passata ai giudici, che dovranno valutare tutte le documentazioni che sono state depositate nella giornata di ieri. Il tempo scorre e il 10 settembre, data d'inizio del campionato di Serie D, non è poi così lontano. Per questo si spera che la decisione arrivi nei prossimi giorni in modo da permettere al club di poter organizzare al meglio la prossima stagione.
Tomasello (Pd): La Giunta Fedriga non lasci solo il calcio a Pordenone
Sul caso del Pordenone ha parlato anche il segretario provinciale del Pd del Pordenonese Fausto Tomasello chiedendo un sostegno della Regione in questa fase complessa che sta attraversando il club. «La Giunta Fedriga non lasci solo il calcio della Destra Tagliamento, faccia sentire una vicinanza, eserciti un ruolo di accompagnamento almeno morale e assicuri per il futuro una presenza concreta come quella data a Trieste e Udine». L'esponente del Pd si riferisce in particolare alle sponsorizzazioni ottenute dalle due squadre di calcio: un milione e 200 mila euro all'Udinese e altri 200 mila alla Triestina. «Il Pordenone calcio versa in una situazione di grave crisi», continua Tomasello «Il presidente Mauro Lovisa ci ha messo anima e patrimonio per superare la palude in cui la società si è inoltrata. Ed ora solo la procedura concorsuale potrà garantire alla città una squadra in grado di portare il calcio pordenonese almeno in serie D».