Il calcio torna al centro dei riflettori dopo un ennesimo caso di violenza avvenuto sui campi di gioco regionali. Dopo l’aggressione nei confronti del direttore di gara pordenonese durante una partita di prima categoria, un altro brutto esempio arriva dal campionato provinciale juniores. Un girone che ha già fatto parlare di sé dopo gli insulti razzisti che il pubblico del Vivai Rauscedo ha rivolto ai giocatori del Villanova Calcio. Dalle parole in questo caso si è passati alle mani in occasione della partita del 4 marzo tra Prata Calcio e Liventina San Odorico. Una gara che è stata interrotta al 43’ del primo tempo per una rissa tra i calciatori in campo. Il giudice in questo caso ha scelto di punire entrambe le società con un 3 a 0 a tavolino dopo aver chiesto all’arbitro ulteriori dettagli in merito agli episodi che si sono verificati durante la gara. 

Oltre al supplemento del referto è stato necessario un colloquio con il direttore di gara in modo da ottenere tutte le informazioni utili a emettere la sentenza. Nel corso del confronto, infatti, è emerso che fino al 35° del primo tempo la partita non aveva subito grossi contraccolpi. Fino a quando, come si legge nella nota,  «i giocatori di entrambe le squadre venivano a contatto spingendosi reciprocamente». Una volta ripreso il gioco, «al minuto 43’ del primo tempo nuovamente i giocatori di entrambe le squadre reiteravano condotte violente tra di loro e precisamente venivano a contatto con spinte, pugni e schiaffi tra i giocatori di entrambe le squadre». L’arbitro in quel momento non era riuscito a individuare in maniera precisa i giocatori che si sono resi protagonisti della lite, confermando comunque che appartenevano alle due formazioni in campo. 

Per il giudice «l’uso della violenza è una condotta grave ed inaccettabile, non tollerabile nel mondo dello sport, a maggior ragione a livello dilettantistico». Ciò nonostante, non è riuscito a prendere specifiche misure contro i giocatori dal momento che il direttore di gara non aveva preso provvedimenti disciplinari nei loro confronti. Motivo per cui sarà la Procura federale a prendere in mano la situazione con delle indagini più approfondite in modo da adottare ulteriori sanzioni alle società. Che ora avranno uno zero nel loro tabellino.