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Pordenone, quale futuro per il nuovo stadio?

Dopo le ultime dichiarazioni del procuratore Raffaele Tito sul rischio fallimento della società calcistica, il progetto della struttura modulare potrebbe essere a rischio

Il sindaco Ciriani in una delle ultime dichiarazioni sul nuovo stadio era stato categorico: la struttura, se verrà costruita, sarà adatta a tutti gli sport. L’idea è di  una struttura modulare da realizzare entro il 2027. Un progetto che è già stato avviato - anche se in una fase preliminare - grazie a uno studio di fattibilità finanziato dall’amministrazione comunale per avere il quadro completo sui costi necessari alla sua realizzazione. In ballo ci sono 10 milioni di euro che il Comune deve per forza intercettare per dare inizio al cantiere. Altro discorso invece è la destinazione dove verrà costruito. Tra le indiscrezioni trapelate nei mesi scorsi in realtà una candidata è già stata trovata, ed è la Comina. Battendo la concorrenza della zona sud di Pordenone potrebbe essere l’area nord della città a ospitare la futura struttura dopo che era tramontata l’idea del nuovo ospedale, rimasto in via Montereale. 

Dopo le ultime dichiarazioni del procuratore Raffaele Tito sul rischio fallimento del Pordenone, le cose ovviamente cambiano. È vero che Ciriani ha più volte dichiarato che lo stadio non è solo a uso e consumo della prima squadra neroverde. Ciò nonostante portare avanti un progetto senza uno dei suoi protagonisti è difficile da pensare, anche se sulle sorti della società non c’è ancora nulla di scritto.

Se invece si arrivasse a una soluzione concreta per il salvataggio della società, restano comunque in campo alcune questioni che sono emerse ieri pomeriggio dalle parole dell’assessore allo sport De Bortoli. Nel corso della presentazione dell’iniziativa Insieme per vincere, l’esponente della Giunta comunale ha più volte espresso l’interessamento del Comune per quanto riguarda lo stadio, ma per presentare una proposta concreta a Roma o a Trieste serve una maggiore partecipazione della comunità e dei tifosi. L’esempio usato da De Bortoli è lo stadio Omero Tognon di Fontanafredda, riqualificato grazie al finanziamento di 5 milioni da parte della Regione. Solo nella partita inaugurale si è riusciti a riempire gli spalti con 3 mila sostenitori. Ma nell’ultimo periodo la cifra si è  mantenuta sui 1.400 - 1.500 tifosi che hanno presenziato alle ultime gare in casa. Il ragionamento dell’assessore è semplice: più gente va allo stadio, e più si è in grado di portare avanti la richiesta di una nuova struttura sportiva a Pordenone. Per tutti, ovviamente.

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