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La storia / Azzano Decimo

Letizia Facca: «Quando sono in acqua alla Gymnasium il mondo attorno a me scompare»

L’atleta si prepara alle prossime sfide dopo aver sfiorato il bronzo ai campionati nazionali

Quando entra in vasca per Letizia Facca, giovane atleta della Gymnasium Pordenone, non esiste altro che sfiorare il bordo e proseguire fino al traguardo senza mai arrendersi. Serve concentrazione, costanza, ma sopratutto un obiettivo da tenere bene a mente quando si è nella propria corsia. Gli stessi ragazzi di terza media che ha incontrato si trovano davanti alla prima bracciata della loro vita. Il passaggio verso le superiori è sicuramente un momento importante, come ha spiegato in occasione di Associazzano, tenutosi proprio nel suo paese di origine, Azzano Decimo. Una scelta decisiva che va però affrontata con la mente aperta.  «Non bisogna lasciarsi condizionare dagli eventi», afferma Letizia Facca pensando alla scelta del liceo scientifico. «Credo che sia stata una delle decisioni più azzeccate perché mi permette di conciliare attività diverse come la scuola e il nuoto». 

A proposito di questo, quando è cominciata questa avventura?

«Ho sempre praticato questo sport. I miei mi hanno sempre portato in piscina da quanto ero piccola perché credevano che fosse importante che imparassi subito a nuotare. Però devo dire che ho sempre avuto questa passione. Ho provato anche altri sport come ad esempio la danza, ma si vedeva che non era il mio ambiente. Il mio mondo era sempre stato dentro l’acqua». 

I sacrifici, però, non mancano. Quando si comincia?

«Mi alleno tutti i pomeriggi dalle 2 fino alle 4:30». 

Dopodiché cosa accade?

«Quando sono in acqua, magari dopo una giornata scolastica che è andata male o quando c'è qualcosa che mi turba nel profondo, si crea come una bolla intorno a me. Penso a quello che devo fare e a quello che i miei allenatori mi propongono durante gli allenamento. Tutta la vita esterna scompare, e penso solo a nuotare il meglio possibile e ad andare più forte. Una sensazione che provo solo quando sono in piscina».

Come si fa a migliorare una prestazione in ogni allenamento?

«Quando nuoto prima di andare in vasca ho sempre un obiettivo preciso che è il tempo. Può essere quello per qualificarmi ai campionati nazionali, oppure un tempo ancora più basso in modo da concentrarmi ancora di più. Anche quando la fatica si fa sentire dentro di me cerco di resistere il più possibile per centrare l'obiettivo e non mollare».

Qual è lo stile dove si trova a proprio agio?

«Mi trovo sicuramente meglio nel delfino. Ai campionati regionali invernali dell'anno scorso sono arrivata prima nei 50, 100, 200 delfino, ottenendo anche l’oro anche nei 50 stile libero e nella staffetta 4x100 mista.  E durante i campionati estivi sono riuscita a ripetermi nei 50, 200 e nella staffetta a squadre, con un secondo posto nei 100 delfino». 

E il traguardo più importante mai raggiunto?

«Ai campionati italiani dell'anno scorso di Roma sono arrivata quarta sia ai 100 che ai 200 delfino. Me la sono legata al dito perché prima poi una medaglia ai campionati italiani la voglio vincere. La situazione si è anche ripetuta anche ai campionati invernali di quest'anno a Riccione dove sono arrivata di nuovo quarta nei 200 delfino. Dunque spero che questa stagione sia la volta buona».

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