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Sport e parità di genere: L'ex valanga rosa incontra gli studenti di Pordenone e Maniago

Claudia Giordani, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Innsbruck 1976, racconterà la sua esperienza in compagna di un'altra grande campionessa Valentina Turisini, seconda nella carabina 50 metri ad Atene

Il termine valanga rosa si comincia di nuovo a sentire dopo gli ultimi trionfi di atlete del calibro di Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino ed Elena Curtoni. Un’espressione, coniata negli anni ‘70 dopo gli straordinari successi ottenuti in Coppa del Mondo, che è rimasta nella storia grazie alle prestazioni di sciatrici come Maria Rosa Quario, Daniela Zini, Paoletta Magoni e Claudia Giordani. Proprio quest’ultima, ora giornalista e vicepresidente del Coni nazionale, incontrerà il 3 aprile i ragazzi di Pordenone (alle 8.30 all’auditorium Concordia) e Maniago (alle 11 nel teatro Verdi) per raccontare la sua esperienza nell’incontro incentrato sul tema “Sport: grandi sfide e discriminazioni”. 

Quando ancora si scendeva senza casco e le donne cominciavano a mettersi gli sci, lei riuscì conquistare il suo primo successo in Coppa del mondo a 17 anni. «Noi ragazze non avevamo nemmeno il fisioterapista o skiman e al massimo vincevamo un tagliere», affermò poi in un’intervista qualche anno dopo. Ma il talento non le mancava. Altrimenti non avrebbe di certo vinto l’argento ai Giochi Olimpici invernali del 1976 a Innsbruck nella disciplina dello slalom speciale. Eppure non sono mancati i pregiudizi e le discriminazioni, combattuti con l’unica arma a disposizione: i risultati. La valanga rosa è infatti la testimonianza di come lo sport possa essere uno strumento educativo notevoli, con dei cambiamenti significativi ed evidenti nella società moderna. Insieme a lei ci sarà anche l’atleta olimpica triestina Valentina Turisini, che alle Olimpiadi di Atene riuscì ad aggiudicarsi l'argento nella carabina 50 metri a 3 posizioni, specialità Tiro a segno. L’incontro sarà moderato dalla  giornalista sportiva Francesca Spangaro.

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Thesis di Pordenone e curato da Emanuela Furlan. Dal 2 febbraio ogni appuntamento sta riscuotendo un enorme successo grazie al supporto delle istituzioni: più di 5.500 fra studenti e insegnanti, in circa 120 classi delle scuole di Pordenone, Sacile, Maniago e San Vito al Tagliamento, hanno scelto di aderire a 13 spettacoli e incontri e a 70 laboratori. 

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