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Sabina Guzzanti: «I social? Cerco di starne alla larga. La tecnologia deve essere di tutti»

L'intervista all'attrice e regista italiana in veste di scrittrice grazie al suo ultimo libro "ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot"

Sabina Guzzanti la conosciamo per il suo talento come attrice e per le sue maschere diventate celebri in televisione. L'abbiamo vista con il volto di Berlusconi, Barbara Palombelli e Lucia Annunziata, e l'abbiamo anche notata dietro la macchina da presa grazie a film come Viva Zapatero!, La trattativa e Spin Time - Che fatica la democrazia!. Solo di recente ha deciso di intraprendere una carriera come scrittrice. Lo ha fatto con un libro visionario, 2119. La disfatta dei Sapiens, dove un gruppo di eroi si unisce per salvare il futuro dopo una serie di catastrofi ambientali. 

Sempre di futuro si parla (anche se i temi sono molto vicini al presente) in ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot, il secondo romanzo che affronta il progresso tecnologico che non conosce ostacoli. Al centro del racconto c'è Laura Annibali, un genio nel campo informatico che ha scelto di fondare la Huf, un’associazione no profit per dare un sostegno alle persone "tecnologicamente inabili". Allo stesso tempo però si viene a creare un un gruppo hacker di anziani davvero aggerrito, gli ANonniMus, che cercheranno in tutti i modi di contrastare questo progetto. 

«Il libro è ambientato nel 2029. Parla di intelligenza artificiale, ed è un testo che mette insieme satira e distopia nel raccontare l'attualità. Un misto di orrore e divertimento che racconta di come la tecnologia cambia le nostre vite e il nostro modo di pensare».

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