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Cinema

"L'amica geniale" Margherita Mazzucco presenterà il film Chiara a Cinemazero

L’attrice, conosciuta per la serie televisiva tratta dai romanzi di Elena Ferrante, introdurrà la proiezione di giovedì 15 dicembre insieme alla regista Susanna Nicchiarelli

Proseguono gli incontri con gli autori a Cinemazero. Questa volta è il turno della giovane attrice Margherita Mazzucco, conosciuta per il ruolo di Lenù nella serie televisiva prodotta dalla Rai e da HBO "L'amica geniale”. La terza stagione è stata consacrata da giornali come il New York Times, che l’ha inserita tra le migliori serie del 2022. Ma in questa occasione sarà a Pordenone per presentare Chiara, presentato in concorso al festival di Venezia. L’attrice sarà presente insieme alla regista Susanna Nicchiarelli (Nico 1988, Miss Marx) prima della proiezione del 15 dicembre alle ore 20:45.

Trama

Chiara riprende le vicende di una giovane di diciotto anni che durante la notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambierà per sempre, dimostrandosi una donna forte e con una sua identità che nessuno, dai familiari al Papa, sarà in grado di scalfire. Lotterà con ogni mezzo per sé e per le donne che si uniranno a lei per vedere realizzato il suo sogno di libertà.

Le parole della regista 

Per Susanna Nicchiarelli «la forza della storia di Chiara sta nella sua radicalità: una radicalità che è sempre attuale, e che ci interroga in qualsiasi epoca. È la storia di una diciottenne che, per quanto in un contesto davvero distante dal nostro, abbandona la casa paterna, la ricchezza, la sicurezza, per combattere per un sogno: la mia speranza è che il film trasmetta a tutti l'energia di questa battaglia, che racconti con forza quel sogno di rinnovamento, quella rivoluzione voluta e desiderata con l'entusiasmo contagioso della gioventù». Nonostante Nicchiarelli non abbia mai pensato a una trilogia femminile, “Chiara”, sembra chiudere il discorso da lei iniziato con “Nico, 1988”, e “Miss Marx”. Dice la regista: «Se Nico rispondeva alla domanda ultima dell’esistenza attraverso la musica, ed Eleanor Marx con la politica, Chiara lo fa con la fede, e la sua è la risposta forse più radicale: se le altre due sono donne destinate a rimanere sole, lei cerca – e trova – la propria identità nella vita con gli altri, nella comunità».

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