Tra commedia e dramma, al Verdi in esclusiva per il Triveneto "L'attesa" di Binosi
Sbarca al Teatro Verdi di Pordenone in esclusiva per il Triveneto uno degli spettacoli di prosa più attesi di questa stagione: venerdì 10, sabato 11 (ore 20.30) e domenica 12 marzo (ore 16.30) il palco è tutto per due grandi interpreti delle scene, Anna Foglietta e Paola Minaccioni, protagoniste de “L’attesa”.
Straordinario successo del talento drammaturgico di Remo Binosi all’inizio degli anni Novanta, la pièce ambientata nel ’700 si muove tra commedia e dramma, tra ironia e noir, esplorando contenuti universali come la maternità, l’amore e la seduzione, il male e la morte. Due donne apparentemente diverse, per estrazione sociale e per carattere, si trovano improvvisamente accumunate da una gravidanza che devono entrambe portare avanti in solitaria. Si faranno compagnia e coraggio a vicenda, regalando al pubblico momenti di sincero divertimento, situazioni paradossali e istanti di grande intensità. L’attesa è il testo nel 1994 che fece conoscere il drammaturgico veronese prematuramente scomparso vent’anni fa, grazie allora alla messinscena di Cristina Pezzoli con Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi, insieme a Carla Manzon: lo spettacolo fu rappresentato anche a Pordenone nel 1995.
Torna oggi in scena con la regia poetica e intensa di Michela Cescon e con due interpreti particolarmente amate dal pubblico: a loro il compito di incarnare la nobildonna Cornelia (Anna Foglietta) e la serva Rosa (Paola Minaccioni). La prima, promessa in sposa al duca di Francia, è stata segregata dalla famiglia in una villa della campagna veneta perché incinta di un altro uomo. Accanto a lei Rosa, popolana tuttofare, che pure aspetta un figlio, ma non dal marito. La comune attesa unisce le due donne in un rapporto di grande complicità, e farà loro scoprire che il padre dei due bambini è lo stesso, ovvero il mitico seduttore Giacomo Casanova. Un racconto sui corpi femminili, sul desiderio, sulla maternità, sull’amicizia, sull’amore, sul piacere, sulla lealtà e sulle differenze di classe che, però, in questo caso, non porteranno privilegi a nessuna delle due. La vicenda prenderà infatti le tinte noir di una scelta difficile.
«Si tratta di un testo che parla di donne, di femminilità, di umanità e del senso profondo dello stare al mondo», racconta Anna Foglietta. «Lo definirei un testo esistenzialista: al personaggio di Cornelia è affidato il compito di portare avanti un pensiero sul senso dell’esistenza mentre il personaggio di Rosa è più concreto e pragmatico. Due donne agli antipodi che però si compenetrano perfettamente. In questo testo la figura della donna viene toccata con estrema precisione: coglie la libertà di cui le donne sono veramente capaci, oltre alla grande generosità e trasversalità che dimostrare avere quando si tratta di entrare in contatto con la propria natura e la propria esistenza ed essenza» conclude l’attrice. Ad accompagnare la produzione Teatro Dioniso con Teatro Stabile del Veneto si affianca un’importante équipe artistica: Dario Gessati, che firma le scene, Pasquale Mari, il disegno luci, Giovanna Buzzi, i costumi, e Piergiorgio De Luca, il suono. Elisabetta Sgarbi ha curato la pubblicazione del testo con la sua «La Nave di Teseo».
Info e biglietti: www.teatroverdipordenone.it; biglietteria@teatroverdipordenone.it Tel 0434 247624