rotate-mobile
Il bilancio

Giornate del Cinema Muto, si torna ai livelli pre-pandemia: sfiorati i mille accrediti

153 i titoli presentati durante il festival. Tanti ospiti internazionali da John Landis, Craig Barron a David Sproxton della della Aardman Animation. Questa sera la prima mondiale del film restaurato The Pilgrim di Charles Chaplin

Le Giornate del Cinema Muto si conclude con dati incoraggianti. 153 è la cifra che indica i titoli presentati fra corto e lungometraggi al Teatro Verdi. E poi c'è il mille. Il numero di accreditati sfiorato per un pelo dal festival che è riuscito ad accogliere cinefili da tutto il mondo, tornando quindi ai livelli di pre-pandemia. Allo stesso tempo bisogna aggiungere  i 450 abbonati da 35 Paesi per la sola programmazione online, realizzata in collaborazione con MyMovies, che ha registrato un totale di 4000 presenze. Dunque, possiamo dire con certezza che la manifestazione è riuscita alla perfezione, anche se non si può ridurre tutto alla quantità di biglietti strappati all'ingresso di una sala.

«Le Giornate del Cinema Muto non sono solo le proiezioni, sono anche una comunità che si riunisce, dentro e fuori il Teatro Verdi, per discutere e mettere in cantiere sempre nuovi progetti e quest’anno finalmente abbiamo ritrovato anche gli amici più lontani che sono tornati, per esempio, dall’Australia», afferma con soddisfazione il direttore Jay Weissberg che ha saputo creare un programma completo e poliedrico per gli appassionati di cinema.

Pordenone nel mese di ottobre si trasforma nel ponte tra due epoche all'apparenza lontane. Il muto era un periodo che stava per essere rimosso anche se sono da poco passati più di cinquant’anni dal passaggio al sonoro. La manifestazione ha compiuto grandi passi in avanti mantenendo vivo il ricordo di registi e attori affermati di quel tempo e riuscendo ad attrarre l'interesse del pubblico internazione. 

Le Giornate del cinema muto: le foto dell'edizione 2023

E così nelle giornate di ottobre lo spettatore ha potuto ripercorrere dei momenti magici di quell'epoca d'oro del cinema mondiale, passando dalla cinematografia tedesca degli anni ’10 e ’20, a figure come Harry Piel, uno dei divi europei più conosciuti. Quest'anno si è contraddistinto anche per alcune scoperte come il documentario Amazonas, maior rio do mundo, opera di cui si era persa ogni traccia dal 1931. Per non parlare delle sorprese a cominciare dagli ospiti internazionali come John Landis, Craig Barron e David Sproxton della Aardman Animation.

Il tutto si chiuderà con The Pilgrim di Charles Chaplin, restaurato e proiettato in anteprima sabato 14 ottobre con la replica prevista domenica 15 ottobre alle ore 16:30, e Sherlock Jr. di Buster Keaton, entrambi, l’accompagnamento è dell’Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer. 

Credits: Valerio Greco

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giornate del Cinema Muto, si torna ai livelli pre-pandemia: sfiorati i mille accrediti

PordenoneToday è in caricamento