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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cinema

Monica, in anteprima a Cinemazero uno dei film in concorso a Venezia

Presente domenica in sala il regista Andrea Pallaoro alle ore 16

Un’occasione più unica che rara di vedere in anteprima uno dei film passati in concorso alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia. Monica, il nuovo film di Andrea Pallaoro con una splendida performance di Trace Lysette, è al centro di un lungo tour che lo sta portando tra le principali sale italiane. Il regista sarò presente domenica 4 dicembre a Cinemazero durante lo spettacolo delle 16), in collaborazione con Arcigay Friuli.

La trama

Il film racconta le vicende di Monica, che torna a casa per la prima volta dopo un  lungo periodo di assenza. Si sta dirigendo nell luogo in cui è cresciuta con un altro nome, e come ragazzo, e ritrovando sua madre e il resto della sua famiglia, intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri, fino a scoprire come guarire le ferite del proprio passato.

Terzo lungometraggio di Pallaoro, "Monica" è il secondo capitolo di una trilogia iniziata con  "Hannah" (con protagonista Charlotte Rampling, vincitrice della Coppa Volpi come migliore attrice).

Le parole dell'autore

«Come sempre nel mio cinema – dice il regista - anche i personaggi di questo film sono un insieme di diverse parti di me, oltre che di varie persone care, e riflettono, anche se spesso indirettamente, alcune pagine della mia esperienza personale che hanno a che fare a loro volta con il rifiuto, l’abbandono, la vergogna e l’accettazione. […] Ogni scelta – narrativa, formale o estetica – di Monica esprime la volontà di difendere un rapporto con lo spettatore fondato non sull’imposizione di risposte, spiegazioni, chiavi di lettura, ma sulla libertà della singola interpretazione. La storia della nostra protagonista è raccontata attraverso gesti e sfumature, cercando di restituire la complessità del suo mondo interiore, e chiedendo a ogni spettatore di elaborare un proprio pensiero personale, un’interpretazione intima e individuale». 

E prosegue: «Viviamo in un momento storico particolarmente allarmante, in cui si arrivano a mettere in discussione anche diritti fondamentali che diamo (o meglio: davamo) per acquisiti per sempre. Fermo restando che questo film non nasce da un impulso politico, né vuole essere un manifesto, spero che l’esplorazione del mondo interiore di Monica contribuisca, nel suo piccolo, ad abbattere i muri della paura e dell’ignoranza e a diffondere una maggiore consapevolezza».

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