Rottamazione auto: cos'è e dove richiederla

Se il veicolo ad un certo punto ha scelto di lasciarti a piedi, bisogna procedere con la rottamazione dell’auto. Si tratta di un’operazione che permette non solo di demolire la macchina, ma anche di rimuovere il veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) evitando dunque ulteriori tasse. 

Come funziona

Esistono due modi per effettuare la rottamazione dell’auto. Il primo - usata soprattuto da chi non ha intenzione di acquistarne una nuova - è di rivolgersi a un centro di raccolta autorizzato. L’altro è invece di portare il veicolo direttamente al concessionario offrendo così sconti per la vendita di una nuova macchina. Qualunque sia la scelta, l’iter di fatto non cambia. Il centro di raccolta e la concessionaria hanno l’obbligo di consegnare un certificato di rottamazione, ed entro trenta giorni devono formulare la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione alla PRA. 

Documenti

Per consentire la rottamazione di un veicolo servono i seguenti documenti:

• Certificato di proprietà
• Carta di circolazione
• Targa anteriore e targa posteriore.

Nel caso di smarrimento, bisogna invece fornire la documentazione che accerti la denuncia di furto o smarrimento.

Costi

I prezzi possono variare se la rottamazione passa per l’acquisto di un’auto nuova oppure no. Nel primo caso, si possono ricevere delle offerte da parte del concessionario che possono derivare da agevolazioni e incentivi statali. Se invece non si ha la necessità di comprare un veicolo, i costi possono oscillare a seconda del centro di autodemolizione o del comune di residenza. Le spese possono comunque aggirarsi tra i 70 euro e 150 euro, con alcune spesi fisse come

• Imposta di bollo da 32 euro (che aumenta di 48 euro se non si ha il certificato di proprietà
• Emolumenti ACI di 13,50 euro